Sudan ancora al voto. Opposizioni boicottano i seggi

Da ieri in Sudan elezioni generali. Si vota sino a domani. La consultazione è stata disertata dalle opposizioni, per cui la rielezione alla presidenza di Omar Al Bashir, al potere dal 1989, appare scontata. Giulio Albanese:

A vincere sarà con un nuovo mandato plebiscitario il settantunenne Omar Hassan al Bashir, figura controversa, peraltro incriminato dal Tribunale dell’Aja per genocidio e altri misfatti. Elezioni, dunque, il cui esito è scontato, con oltre una dozzina di candidati alternativi, con un’unica matrice: sono tutti sconosciuti, per far emergere al Bashir come garante di stabilità, in un Paese percorso da tensioni e rivolte e che ha perso oltre un terzo del suo territorio ricco di petrolio con l’indipendenza nel 2011 del Sud Sudan. Un voto, dunque, caratterizzato dall’apatia e dall’indifferenza, dopo che i partiti d’opposizione hanno subito intimidazioni perché in Sudan la libertà d’opinione non è ancora un diritto acquisito.