“Il continuo spargimento di sangue causato da omicidi gratuiti, terrorismo, conflitti etnici, uccisioni rituali, incidenti stradali e suicidi in Nigeria mette seriamente in questione la nostra identità di africani e la nostra civiltà di nazione” affermano i vescovi della Provincia ecclesiastica di Ibadan, nel sud della Nigeria, presentando la Conferenza internazionale dedicata alla famiglia e alla vita, che si è aperta ieri a Ibadan e che si concluderà domani.
Proteggere la vita dal concepimento fino alla morte naturale
Nel documento - riferisce l’agenzia Fides - si ricorda che la vita è un dono di Dio,
e che “inizia al momento del concepimento, e deve essere protetta fino alla morte
naturale”. “I nigeriani - sottolineano i vescovi - amano la vita, accolgono i figli
come doni preziosi, celebrano la maternità e sostengono il matrimonio come un’unione
tra uomo e donna. Ogni bambino merita una casa e l’amore e le cure di un padre e di
una madre”.
Condanna per aborto, contraccezione, traffico di esseri umani e manipolazioni
genetiche
, Per questo, i vescovi “condannano l’incessante promozione, da parte di alcune organizzazioni
internazionali, dei ‘diritti sessuali e riproduttivi’, secondo l’espressione occidentale,
un eufemismo per aborto, pianificazione familiare artificiale e contraccezione, come
ingannevoli e inaccettabili”. Si ricorda infine che “l’intera persona umana appartiene
a Dio. Questo significa che né la persona né parti del suo corpo possono essere ridotti
ad una mercanzia per scopi commerciali. Di conseguenza, condanniamo con forza il traffico
di esseri umani, il commercio sessuale, il traffico di ovuli umani, le manipolazioni
embrionali e la raccolta illegale di organi umani”. (L.M.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |