“In un momento di grandi cambiamenti sociali, la Chiesa è chiamata ad offrire più fortemente i segni della presenza e della vicinanza di Dio”. Queste, nelle parole di Francesco, le ragioni del Giubileo della Misericordia, indetto nella Basilica Vaticana con la pubblicazione della bolla e la celebrazione dei primi vespri della domenica della Divina Misericordia. Il pensiero del Santo Padre è andato ancora una volta alla “violenza inaudita” subita da tanti cristiani nel mondo. Il servizio di Paolo Ondarza:
Questo è il tempo della misericordia di Dio
Il Papa indice l’Anno Santo Straordinario che sarà
aperto ufficialmente il prossimo 8 dicembre 2015 e proseguirà fino al 20 novembre
2016: questo è il tempo della misericordia di Dio che riversatasi su di noi- spiega
- ci rende giusti donandoci la pace.
Tanti subiscono violenza inaudita perché portano il nome cristiano
“La pace, soprattutto in queste settimane, permane
come il desiderio di tante popolazioni che subiscono la violenza inaudita della discriminazione
e della morte, solo perché portano il nome cristiano. La nostra preghiera si fa ancora
più intensa e diventa un grido di aiuto al Padre ricco di misericordia, perché sostenga
la fede di tanti fratelli e sorelle che sono nel dolore, mentre chiediamo di convertire
i nostri cuori per passare dall’indifferenza alla compassione”.
La Chiesa chiamata ad essere segno della misericordia
“Questo non è il tempo della distrazione” – spiega
Francesco - “ma per rimanere vigili e guardare all’essenziale”. I tempi attuali segnati
da grandi cambiamenti epocali sono per la Chiesa una chiamata a ritrovare il senso
della missione che il Signore le ha affidato: essere segno e strumento della misericordia
del Padre:
Anno Santo, occasione per cogliere tenerezza di Dio che cerca l'uomo quando
si perde
“L’Anno Santo dovrà mantenere vivo il desiderio di
saper cogliere i tanti segni della tenerezza che Dio offre al mondo intero e soprattutto
a quanti sono nella sofferenza, sono soli e abbandonati, e anche senza speranza di
essere perdonati e di sentirsi amati dal Padre. Un Anno Santo per sentire forte in
noi la gioia di essere stati ritrovati da Gesù, che come Buon Pastore è venuto a cercarci
perché ci eravamo smarriti. Un Giubileo per percepire il calore del suo amore quando
ci carica sulle sue spalle per riportarci alla casa del Padre”.
Anno Santo, tempo per curare le ferite e offrire a tutti la via della riconciliazione
Un anno per essere toccati dal Signore, trasformati
dalla sua misericordia, per diventare testimoni della misericordia: “E’ il tempo favorevole per curare le ferite, per non stancarci di incontrare
quanti sono in attesa di vedere e toccare con mano i segni della vicinanza di Dio,
per offrire a tutti la via del perdono e della riconciliazione”.
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