2015-04-09 19:26:00

Tre morti tribunale Milano. Mattarella: Sia fatta piena luce


“Sia fatta piena luce sulla dinamica dei fatti”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla sparatoria di questa mattina al Tribunale di Milano in cui un imputato ha ucciso tre persone. Il Capo dello Stato ha presieduto il plenum straordinario del CSM in cui ha ribadito che “ci sarà una risposta ferma”. Dal  premier Matteo Renzi l’invito a non “strumentalizzare" i fatti e che l'Italia "non è in uno stato di terrore". Unito al dolore del Paese e nella preghiera anche l'Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, che ha chiesto impegno per "l'edificazione della vita buona" in questo momento di "smarrimento e paura". ​Massimiliano Menichetti:

"Alle insidie criminali il nostro Stato risponde con fermezza, sempre nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali e dei diritti dell'uomo" i magistrati “sono in prima linea" "va respinta con chiarezza ogni forma, anche strisciante, di discredito”. Lo ha ribadito in serata il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al plenum straordinario del Csm dopo l’assalto di Claudio Giardiello al tribunale di Milano. L’uomo, 57 anni, questa mattina ha ucciso tre persone. “Volevo vendicarmi di chi mi ha rovinato” avrebbe detto dopo la cattura da parte dei carabinieri a Vimercate. Il presidente della Repubblica, il premier e l’arcivescovo di Milano, il cardinale Scola, hanno espresso vicinanza ai familiari delle vittime. Il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, ha confermato l’ipotesi secondo cui l’assassino è entrato nel palazzo di giustizia, usando un falso tesserino, da un ingresso laterale riservato a magistrati, avvocati e cronisti. Giardiello era imputato per bancarotta fraudolenta, ha esploso 13 colpi uccidendo il suo difensore, il giudice Fernando Ciampi, lodato da Mattarella per il suo servizio, e un altro uomo. Due i feriti. L’Associazione nazionale magistrati invoca più tutele, ma per il ministro della Giustizia Andrea Orlando “Il sistema ha visto compiersi un insieme di errori gravi" che "le indagini dovranno chiarire". L’uomo infatti dopo la strage è riuscito anche a fuggire in moto arrivando a Vimercate dove, ha precisato il ministro degli Interni Angelino Alfano, "era pronto ad uccidere” ancora. Da più parti si chiede di riferire in Parlamento sull’accaduto e di evitare polemiche, il premier Renzi ha lodato l’operato degli agenti di Pubblica Sicurezza e ha esortato a non creare allarmismi soprattutto in relazione all’Expo. 

 

 

 








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