2015-04-08 19:12:00

Tsipras: stop sanzioni contro Mosca. In vista accordi in campo energetico


A Mosca conferenza stampa, in diretta Tv, tra il presidente russo Putin e il premier greco Tsipras, al termine del loro incontro nel pomeriggio al Cremlino. Il leader greco, arrivato ieri sera a Mosca, per una visita di due giorni, ha affrontato questioni importanti come la crisi ucraina e le sanzioni contro Mosca, e le prospettive di cooperazione economica con il Cremlino, nel pieno dei negoziati di Atene con l’Unione Europea per il suo debito. Il servizio di Roberta Gisotti

Dare “un nuovo inizio” ai rapporti tra Atene e Mosca “per il bene di entrambi i popoli”, e favorire “stabilità e sicurezza nella regione”: così Tsipras subito prima di incontrare Putin, intenzionato - anche lui - a rinsaldare i rapporti commerciali tra i due Paesi “colpiti da ricadute della crisi ucraina”; lo scorso anno c’è stato un crollo del 40% degli interscambi tra Grecia e Russia. Da qui l’appello del leader greco – parlando alla stampa – “ad abbandonare il circolo vizioso delle sanzioni contro la Russia” e il richiamo a rispettare gli accordi di Minsk. D’accordo Putin a fermare le contromisure di Mosca. Ha quindi negato, Tsipras, la richiesta di aiuti finanziari diretti al Cremlino. Piuttosto, ha detto, abbiamo parlato di cooperazione economica, tra i due Paesi, specie in campo energetico, prospettandosi l’adesione di Atene al progetto Turkish Stream, il nuovo gasdotto russo turco, una mossa per attirare investimenti sulla Grecia e creare posti di lavoro, ha caldeggiato Putin. Vogliamo incrementare – ha aggiunto Tsipras - anche turismo e scambi scientifici, culturali, educativi. Ma "la Grecia - ha chiarito il leader greco - non è un mendicante", che chiede a diversi Paesi di risolvere i suoi problemi economici con aiuti finanziari; quella in corso – ha spiegato - "non è una crisi greca, ma una crisi europea”, “che deve avere una soluzione europea". 

Tsipras ha infine ribadito la volontà della Grecia di rispettare la legislazione dell’Ue, pur riaffermando il diritto, quale Stato sovrano, a decidere la propria politica estera di Paese balcanico, mediterraneo, europeo e della regione del Mar Nero. Non vogliamo usare la Grecia come “cavallo di troia” per condizionare i rapporti con l’Unione Europea, ha rassicurato Putin, senza convincere troppo.








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