Si terrà il 25 e il 26 aprile la "Catholic Home Missions" 2015, l’annuale Colletta per le missioni interne degli Stati Uniti, ovvero a sostegno della pastorale delle aree considerate di frontiera per le difficili condizioni sociali e ambientali. Realtà dove soprattutto la carenza di clero e di religiosi si scontra con il diffuso bisogno educativo della popolazione. Ad annunciarlo - secondo quanto riportato dall'Osservatore Romano - è il sito dell’episcopato statunitense che, pubblicando l’annuale appello, spiega anche il senso dell’iniziativa volta a sostenere l’evangelizzazione, la catechesi, la formazione dei seminaristi e quella dei laici.
Nove milioni di dollari in borse di studio
"Per alcuni può essere sorprendente sentire parlare
del grande bisogno di molte delle nostre diocesi qui negli Stati Uniti. Per coloro
che non hanno mai fatto esperienza di una diocesi di missione può essere difficile
immaginare di non avere a disposizione un sacerdote o materiali di base per insegnare
la fede", ha dichiarato il vescovo di Boise City, Peter F. Christensen, presidente
della sottocommissione episcopale "Catholic Home Missions". L’anno passato la sottocommissione
- rende noto il sito dell’episcopato - ha approvato per il 2015 lo stanziamento di
9 milioni di dollari in borse di studio. La colletta costituisce la principale fonte
di finanziamento dei progetti promossi in favore di circa il 45 per cento delle diocesi
statunitensi. Tra i beneficiari, la diocesi di Tucson, in Arizona, che sta utilizzando
fondi provenienti dalla colletta "Catholic Home Missions" per la catechesi ai cattolici
di lingua spagnola e per sostenere l’opera di sacerdoti impegnati nella missione tra
i 24.000 abitanti di quattro riserve di nativi americani.
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