2015-04-05 10:14:00

I cattolici iraniani festeggiano la Pasqua nella serenità


In Asia alcune comunità cristiane, come in Pakistan e India, celebrano la Santa Pasqua nel timore di attacchi e di attentati. In altri Stati, tra cui l’Iran, non è la sicurezza ad essere messa in discussione ma la libertà di evangelizzare, come sottolinea al microfono di Emanuela Campanile il direttore di AsiaNews, padre Bernardo Cervellera:

R. - I cristiani in Iran vivono nella sicurezza. Non c’è terrorismo, non ci sono attacchi. Nelle loro chiese possono fare i loro riti. L’unico problema è che non hanno la libertà di evangelizzare. Diciamo che questo è il vero grande difetto e questo è il vero soffocamento di queste comunità. Però, devo dire che in confronto ad altri Paesi islamici dove i cristiani allo stesso modo non possono evangelizzare, però sono insicuri nelle loro chiese, la situazione iraniana non è così grave.

D. - Si registrano anche nuove aperture verso le comunità cristiane da parte del governo iraniano…

R. - Queste aperture e questa dialogicità con il cristianesimo da parte dell’islam sciita sta emergendo sempre di più adesso con Rohani. Ci sono stati periodi, invece, molto più difficili e molto più soffocanti. Tempi soffocanti non solo per i cristiani ma per tutta la popolazione iraniana.








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