2015-04-04 15:08:00

Il card. Filoni celebra la Veglia di Pasqua tra gli sfollati iracheni


Il cardinale Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, celebra oggi la Veglia Pasquale in una tenda in un campo profughi ad Erbil, nel Kurdistan iracheno. Domani, per la Messa del giorno, si sposterà nella città di Sulejmanija. Grande è la partecipazione degli sfollati cristiani ai riti pasquali presieduti dal porporato. Lo segue in questa missione, mons. Giorgio Lingua, nunzio apostolico in Iraq. Al microfono di Sergio Centofanti, il presule così racconta la gratitudine delle persone che incontrano l’inviato del Papa:

R. - C’è grande riconoscenza, espressa da tanta gente, per questa visita proprio in questo momento in cui anche viviamo la settimana santa. Il cardinale incoraggia tutti a unire le loro sofferenze a quella di Cristo, dando anche un valore, facendo capire a tanti che non vanno perse. E’ stato bello, poi, quando una persona ha detto: “Noi non abbiamo nulla da dare in cambio per tutto quello che riceviamo, però possiamo dirvi grazie”. Questa era una bella testimonianza.

D. – Quali sono oggi le speranze dei cristiani in Iraq?

R. – Beh, ovviamente, qui tutti sperano di tornare a casa il più presto possibile. Stamattina siamo stati a vedere il presidente della regione del Kurdistan, il quale ha assicurato che stanno facendo il possibile anche per accelerare la possibilità del ritorno a casa. Il cardinale ha espresso anche la gratitudine per quello che si sta facendo sia a livello umanitario sia a livello politico per trovare una soluzione a questa tragedia.

D. - I jihadisti dell’Is stanno indietreggiando…

R. - Sembra che si siano ridimensionati un po’, in Iraq almeno.

D. – Com’è possibile che non si riesca a fare qualcosa di concreto, di forte per fermarli?

R. - Questa è una domanda che sorpassa le mie conoscenze, le mie competenze... Certo, è una domanda seria che molti si pongono ma a cui purtroppo non so dare una risposta.

D. - Come vede oggi l’Iraq lei che è nunzio apostolico?

R. - Lo vedo senz’altro in un momento molto delicato, direi anche molto importante. E credo che questa crisi abbia messo in luce problemi come la divisione settaria, che devono essere risolti se si vuole avere un futuro di pace per tutti.

D. - Ieri avete celebrato la Via Crucis, sempre tra i profughi cristiani in Kurdistan: l’Iraq sta continuando a vivere questa Via Crucis…

R. – Eh, infatti, sì. Il cardinale Filoni, infatti, incontrando soprattutto le autorità, dice che lui non ha fatto il tour dei rifugiati, ma ha fatto un pellegrinaggio: era per noi vivere queste tappe della Via Crucis e stare con questi fratelli che si identificano col Cristo sofferente.








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