2015-03-30 13:44:00

Regno Unito: sì a legge antitratta. Soddisfazione della Chiesa


Ha ricevuto l’assenso reale ed è quindi diventato legge, nel Regno Unito, il progetto normativo per contrastare la tratta degli esseri umani e tutte le forme moderne di schiavitù. Primo ed unico, finora, in Europa, il “Modern Slavery Act 2015” migliora, in modo significativo, il sostegno e la protezione delle vittime della tratta, dà alle forze dell'ordine gli strumenti necessari per contrastare lo schiavismo moderno, garantisce la certezza di una pena severa per i colpevoli, prevedendo anche, nei casi più gravi, la confisca dei beni.

Istituito un Commissario anti-schiavitù
La nuova legge, inoltre, incoraggia le imprese ad agire in modo tale che le catene produttive siano esenti da forme di schiavitù. Viene infine istituito il primo Commissario indipendente del Regno Unito anti-schiavitù, punto di riferimento della lotta alla tratta per garantire che I colpevoli vengano catturati e perseguiti secondo la legge e che le vittime vengano rapidamente identificate ed aiutate. Il ministro dell’Interno britannico, Theresa May, ha definito l’Act “una legge storica”, per combattere “la schiavitù moderna nella società di oggi” che rappresenta “un affronto alla dignità e l'umanità di ognuno di noi”.

Card. Nichols: sostenere e proteggere le vittime
Soddisfazione per la normativa, naturalmente, è stata espressa dalla Chiesa cattolica: in una nota, il card. Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster e presidente dell'episcopato di Inghilterra e Galles, ha scritto: “Sebbene nessuna legge possa comprendere tutta la grave attività criminale della tratta di esseri umani e della schiavitù moderna, con gli abusi sulle persone vulnerabili, l’aumentare il sostegno e la protezione delle vittime è particolarmente positivo”.

La tratta, crimine contro l’umanità
"Insieme a molti altri – ha spiegato il porporato - la Chiesa cattolica è impegnata a lavorare per l'eliminazione della schiavitù moderna. Come ha detto Papa Francesco, reato della tratta è un crimine contro l'umanità, una ferita sul corpo di Cristo”. Di qui, l’auspicio del card. Nichols affinché “la società venga liberata da questa piaga e si sostengano tutti coloro che cercano di combattere i trafficanti e di aiutare le vittime della tratta”.

L’impegno dei vescovi inglesi nel “Gruppo Santa Marta”
Da ricordare che la Conferenza episcopale inglese fa parte del cosiddetto “Gruppo Santa Marta”, composto da capi di polizia ed altre autorità impegnate contro il traffico di esseri umani in vari Paesi. Il gruppo si è riunitosi in Vaticano nell’aprile 2014, in occasione della seconda Conferenza internazionale contro la tratta intitolata “Combattere la tratta degli esseri umani: collaborazione tra Chiesa e Forze dell’Ordine”, organizzata proprio dai vescovi inglesi e a cui hanno preso parte numerosi rappresentanti sia della polizia che della Chiesa. (A cura di Isabella Piro)








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