2015-03-26 13:04:00

Santa Sede: rispettare legalità internazionale e confini Ucraina


Intervenendo alla sessione del Consiglio dei diritti umani in corso a Ginevra, mons. Silvano Maria Tomasi ha espresso “la vicinanza e la solidarietà” della Santa Sede “a tutta la popolazione dell’Ucraina” colpita dalla guerra. “La Santa Sede – ha affermato l’osservatore permanente vaticano presso l’Ufficio Onu di Ginevra - intende sottolineare ancora una volta l'urgente necessità di rispettare la legalità internazionale riguardo al territorio e ai confini dell'Ucraina, come un elemento chiave per garantire la stabilità sia a livello nazionale che regionale, e per ristabilire la legge e l'ordine basati sul pieno rispetto di tutti i diritti umani fondamentali”.

“A questo proposito – ha detto il presule - la Santa Sede accoglie con favore le misure adottate per far rispettare il cessate il fuoco, che è inteso come una condizione essenziale per arrivare a soluzioni politiche esclusivamente attraverso il dialogo e il negoziato. Allo stesso tempo, si sottolinea la necessità cruciale per tutte le parti di attuare le decisioni prese di comune accordo, riconoscendo in tale contesto, gli sforzi compiuti dalle Nazioni Unite, l'Osce e altre organizzazioni competenti con riferimento al pacchetto di misure per l'attuazione degli accordi di Minsk”.

“La Santa Sede – spiega mons. Tomasi - ritiene che la piena adesione di tutte le parti alle disposizioni di tali accordi sia un prerequisito per tutti gli ulteriori sforzi per migliorare la situazione umanitaria e dei diritti umani nei territori colpiti”, innanzitutto “ponendo fine alle perdite di vite umane, agli atti di violenza e ad altre forme di abuso. Esso dovrebbe includere anche la liberazione di tutti gli ostaggi e le persone detenute illegalmente e garantire un accesso senza ostacoli da parte di tutti gli attori legittimi a fornire assistenza umanitaria in quelle zone”.

Il presule esprime inoltre la preoccupazione della Santa Sede “per l'emergenza sociale che sta affrontando la popolazione residente nelle zone colpite, a causa della povertà, della fame, l’insicurezza e i rischi sanitari”. Forti i timori anche per “i feriti, gli sfollati e le famiglie che soffrono la perdita dei propri cari”. “In questa situazione d'urgenza – conclude mons. Tomasi - la Santa Sede è impegnata ad offrire la propria assistenza attraverso le sue istituzioni e chiede alle organizzazioni caritative della Chiesa cattolica di intensificare e coordinare i loro sforzi per fornire assistenza alla popolazione dell'Ucraina” ed esprime “la sua fiducia nella solidarietà della comunità internazionale”.








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