Il Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha approvato ieri, il decreto contenente le norme e le procedure per l'elezione del Patriarca della Chiesa copta ortodossa. Fonti del patriarcato copto riferiscono che la presidenza ha ratificato il regolamento che era stato proposto dalla stessa Chiesa copta ortodossa, senza apportare modifiche.
Coinvolgimento delle comunità copte ortodosse della diaspora
“Nella bozza sottoposta all'approvazione presidenziale - riferisce all'agenzia Fides
Anba Botros Fahim Awad Hanna, arcivescovo copto cattolico di Minya - erano stati rivisti
o eliminati gli articoli non più corrispondenti allo stato presente della Chiesa copta
ortodossa. Tra le altre cose, era previsto per la prima volta il coinvolgimento nel
corpo elettorale di rappresentanti delle comunità copte ortodosse della diaspora,
che adesso contano più di due milioni di fedeli. Erano state ritoccate anche le percentuali
riservate alle diverse categorie e alle diverse diocesi all'interno del corpo di rappresentanti
incaricato dell'elezione”.
La legge civile garantisce ai copti il diritto di eleggere il proprio patriarca
Il nuovo regolamento è composto da 36 articoli, e dispone che, per diventare patriarchi,
occorre essere nati da genitori egiziani copti ortodossi, essere monaci da almeno
15 anni e avere un'età compresa tra i 45 e i 64 anni. L'elezione del patriarca rientra
nel diritto comunitario dei copti ortodossi sancito dalla Costituzione, che garantisce
ai cristiani il diritto di eleggere i Capi delle rispettive comunità ecclesiali. Si
tratta quindi di una procedura garantita dalla legge civile, e per questo deve ottenere
il placet di conferma degli uffici della Presidenza della Repubblica. (G.V.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |