2015-03-25 11:05:00

Documentario sull'Holodomor, memoria negata di un eccidio


“Holodomor, la memoria negata” è il titolo del documentario in proiezione in questi giorni a Roma. Il reportage racconta gli effetti della carestia indotta dal regime comunista sovietico come ritorsione nei confronti dell'Ucraina negli anni trenta. Il servizio di Davide Dionisi:

“Holodomor”, in lingua ucraina significa assassinio di massa per fame, e ricorda lo sterminio attuato dal regime sovietico tra il 1932 e il 1933 quando Stalin, con l'intento di distruggere una intera classe sociale di potenziali oppositori politici, ordinò la confisca di tutti i generi alimentari, vietò l'approvvigionamento e ogni commercio nelle zone rurali dell'Ucraina causando la morte, per fame e malattie da essa derivate, di almeno 7 milioni di persone tra cui 3 milioni di bambini. “Holodomor” è il titolo del documentario promosso in questi giorni a Roma da Alternativa Europea, con il patrocinio della Regione Lazio. Ascoltiamo Olimpia Troili, presidente dell’associazione:

R. – Parliamo di una tragedia nella tragedia: non solo i fatti, ma poi la negazione di tutto questo. Infatti, nella storiografia ufficiale dell’Unione Sovietica non vi è traccia di questa carestia. Addirittura, in Ucraina si aveva così tanta paura di parlare di questo, che molti - gli anziani - parlavano di fame, ma mai di carestia. Quindi, anche i protagonisti di queste vicende non hanno voluto parlarne fino ai giorni nostri. Abbiamo comunità ucraine in Italia che addirittura sentono parlare di questo quasi per la prima volta, oggi!

D. - Distruzione di tante famiglie, dissesto di un’intera compagine sociale. Perché questa strage è rimasta fin troppo tempo nel silenzio?

R. – Per la propaganda del regime sovietico, che fu estremamente efficace, e la sua capacità di censura che funzionò effettivamente, tanto è vero che nel documentario c’è anche la testimonianza di uno studioso che ha cercato nei giornali del 1933 la testimonianza di quanto è accaduto, e non ha trovato nulla!

D. - Perché riproporre “Holodomor” oggi?

R. – Se noi immaginiamo che questo genocidio ha avuto la portata della Shoah, proporre oggi di visionare un video, un documentario, delle immagini che ripercorrono storie e ci spiegano certe cose, può aiutarci a capire, a comprendere in qualche modo, o comunque a ricordare, affinché la memoria del male non si cancelli, e quindi non si ripeta.

D. - Considerata l’attuale situazione, sembra che la memoria degli eventi passati non sia affatto diventata fonte di ispirazione per le generazioni che sono venute dopo quei tragici fatti…

R. – Il processo di integrazione europea è fondato su questo sforzo: ricordare gli errori del XX secolo, del Novecento, quello che accadde in Europa, affinché non si ripeta mai più. Abbiamo un’occasione importante di imparare da questi avvenimenti.








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