Gli istituti primari e secondari cattolici di Sydney hanno raggruppato oltre 1.900 scuole in tutta l’Australia per manifestare contro il bullismo. Nel comunicato inviato all’agenzia Fides dall’arcidiocesi si legge che l’iniziativa è già al suo terzo anno di vita. Nel Paese infatti è stata appena celebrata la Giornata nazionale contro Bullismo e Violenza, e a lanciarla è stato un video messaggio del Primo Ministro Tony Abbott agli studenti, nel quale ha evidenziato che “non c’è posto per il bullismo né nei parchi giochi né su internet”. In questa occasione Abbot ha anche annunciato la nomina da parte del Governo di un Commissariato per la Tutela degli studenti che vigilerà sul bullismo nei social media.
I danni del cyber-bullismo
Negli ultimi tre anni genitori, società, gruppi di comunità, scuole e istituti australiani
si sono resi conto non solo del danno operato dal cyber-bullismo, ma di quelli a lungo
termine che il bullismo tradizionale può avere su un bambino. Il Sydney Catholic Education
Office è stato uno dei leader in questo settore con le politiche anti-bullismo in
tutte le scuole. L’istituzione offre risorse a personale scolastico e genitori per
aiutarli a sradicare il fenomeno, riconoscere se il loro bambino ne è vittima, o coinvolto
in questa pratica, e che cosa fare al riguardo. Secondo una ricerca, le vittime di
bullismo scolastico rischiano tre volte di più di soffrire di depressione e sintomi
depressivi in età adulta rispetto a coloro che non ne subiscono. (A.P.)
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