2015-03-20 12:56:00

Ucraina: gli aiuti dei Salesiani ai rifugiati di Odessa


Continuano gli scontri in Ucraina, nonostante il “cessate-il-fuoco” firmato lo scorso 15 febbraio. I combattimenti e le esplosioni non si fermano e migliaia di persone continuano a lasciare le loro case. Odessa è una delle città che sta accogliendo i profughi provenienti dall’est dell’Ucraina, nella quale sono attivi anche i Missionari salesiani al lavoro con i rifugiati, persone che arrivano senza niente. “Diamo loro cibo, vestiti, tutto il necessario per l’igiene personale, li aiutiamo a trovare un alloggio e un lavoro”, spiegano i religiosi.

Oltre ottomila persone rimaste senza lavoro
Da quando è iniziato il programma di aiuto alle famiglie di rifugiati, oltre 300 persone hanno trovato lavoro e potuto iniziare una nuova vita. “La cosa triste è che ci sono più di ottomila persone che hanno bisogno di un posto di lavoro”, riportano i collaboratori dei Salesiani in questa missione, citati dall’Agenzia salesiana Ans. La missione con le famiglie di rifugiati è un’attenzione prioritaria per i Salesiani di Odessa: “Vogliamo raggiungere il maggior numero di persone – aggiungono – oggi più di 200 persone hanno bisogno del nostro sostegno”.

Aperta una ludoteca per bambini
Tra le altre attività, i figli di Don Bosco hanno aperto un centro in cui i bambini possono giocare: si tratta di uno spazio pensato tutto per loro, adatto per  attività e laboratori. Il Centro offre anche accompagnamento psicologico individuale a circa 20 bambini, “anche se la tendenza è in aumento”, dato che sono molti i bambini traumatizzati e che necessitano di cure particolari.

Famiglie cristiane di Odessa aprono ai rifugiati
Da riconoscere è anche l’impegno delle famiglie cristiane di Odessa che partecipano al programma di accoglienza alle famiglie di rifugiati, dato che sono loro le prime responsabili del fatto che i profughi non finiscano per strada. “La tragedia ha colpito in modi diversi tutto il Paese. Ci sono molte vittime tra i civili e molti altri tra militari e i giovani soldati”, spiegava qualche mese fa don Grigorij, che offre accompagnamento ai soldati in prima linea.

Acquistate attrezzature mediche per i militari feriti
Sempre ad Odessa, i Salesiani hanno attivato anche un progetto per aiutare i soldati feriti che arrivano in città e farli partecipare a programmi di riabilitazione. “Niente è gratuito qui e cerchiamo di aiutarli con quello che possiamo, considerato quello che hanno subito”, dicono i Salesiani, che hanno collaborato anche con l’ospedale della città provvedendo ad acquistare attrezzature mediche e protesi acustiche per i militari per un valore di oltre mille euro. 








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