“Chiedo alle autorità di garantire che venga fatta giustizia”: questo l’accorato appello lanciato dal card. Baselios Cleemis, presidente della Conferenza episcopale indiana, dopo che, nei giorni scorsi, alcuni criminali hanno assalito il convento “Gesù e Maria” di Ranagath, nello Stato del West Bengal, violentando la superiora di 72 anni e picchiando tre anziane consorelle. Gli aggressori hanno anche profanato le ostie consacrate conservate nella Cappella del convento.
Le religiose hanno perdonato i criminali
Dopo aver visitato le vittime, ricoverate in ospedale, card. Cleemis ha ribadito:
“Le suore hanno perdonato i criminali, ma giustizia deve essere fatta, affinché simili
atti non accadano mai più”. Quindi, il porporato ha sottolineato che “il Paese ha
una responsabilità verso tutti gli esseri umani e la priorità deve essere quella di
proteggere i cittadini”, un principio che va “oltre la religiosità” delle persone.
Fermati numerosi sospetti
Intanto, proseguono le indagini della polizia, anche sulla base di alcune fotografie
estrapolate dai filmati delle telecamere a circuito chiuso. Fino ad ora, sono stati
fermati numerosi sospetti, ma al momento non è scattato alcun arresto.
Speciale pagina Facebook della polizia di Nuova Delhi
Da segnalare che il crimine contro le religiose ha evidenziato nuovamente il problema
della violenza sessuale contro le donne in India, mentre proprio nei giorni scorsi
il governo ha proibito la diffusione di un documentario sullo stupro collettivo, avvenuto
nel 2012, ai danni di una studentessa di Nuova Delhi. Ma non mancano segnali positivi:
recentemente, infatti, la polizia della capitale indiana ha attivato una pagina facebook
per accogliere e prendere in considerazione denunce e rimostranze dei cittadini cristiani
in materia di sicurezza e ordine pubblico. (A cura di Isabella Piro)
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