2015-03-19 14:11:00

Francesco: ferma condanna della strage a Tunisi, rivendicata dall'IS


Papa Francesco esprime il suo profondo dolore per quanti hanno perso la vita nella strage di ieri a Tunisi: si contano finora 23 morti. In un telegramma a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, inviato all'arcivescovo di Tunisi mons. Ilario Antoniazzi, Papa Francesco ribadisce la sua “ferma condanna di ogni atto contro la pace e la sacralità della vita umana” e “si unisce con la preghiera al dolore delle famiglie” delle vittime e “a tutte le persone colpite da questo dramma, così come all'intero popolo tunisino". Il Papa “chiede al Signore di accogliere nella pace le persone decedute e di confortare quanti sono gravemente feriti”. Solidarietà alla Tunisia dalla comunità internazionale, attonita di fronte alla nuova strage, rivendicata oggi dal sedicente Stato Islamico. La cronaca nel servizio di Roberta Gisotti.

“Quello a cui avete assistito è solo la prima goccia di pioggia”, l’annuncio in un messaggio audio, messo in rete nel pomeriggio dal sedicente Stato Islamico. Si aggiunge a quanto già pubblicato su twitter da seguaci dell’IS: la foto di una delle quattro vittime italiane, con una croce rossa tracciata sopra e la scritta “questo crociato è stato schiacciato dai leoni del monoteismo”. E una nuova minaccia è arrivata alla radio nazionale tunisina. Secondo l’ultimo bilancio della strage, sono 23 i morti, di cui 18 stranieri - in massima parte turisti ospiti di due navi crociera - e cinque tunisini, tra cui i due terroristi Yassine Laabidi e Hatem Khachnaoui. I feriti sono 47. La Tunisia scossa nelle fondamenta non si arrende e scende in piazza al grido di “Siamo liberi, fuori i terroristi”. Sul fronte delle indagini: arrestati il padre e la sorella del terrorista Khachnaoui, sospettata di aver partecipato all’attentato ed interrogate altre nove persone in relazione con gli attentatori. Il presidente tunisino Essebsi ha dichiarato: “abbiamo preso la strada della democrazia e la democrazia vincerà”. Un appello all’unità del Paese, ha lanciato il premier Essid. Cordoglio e solidarietà alla Tunisia dalla comunità internazionale e promesse d’impegno comune nella lotta al terrorismo, anche da Egitto e Siria. Un minuto di silenzio è stato osservato oggi al Vertice di Bruxelles dai 28 leader europei. “La barbarie non conosce frontiere”, ha detto il ministro degli interni francese Cazeneuve, atteso domani sera a Tunisi.

 

 








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