2015-03-18 20:09:00

Grandi Opere. Lupi si difende: il governo è con me


Inchiesta grandi opere. Oggi il ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi ha risposto al “question time” della Camera sulle presunte responsabilità nella corruzione di alcuni appalti e sugli eventuali favori concessi al figlio architetto Luca. Lupi, che in serata al Viminale ha incontrato il leader del del NuovoCentroDestra  Angelino Alfano, si è detto tranquillo e sicuro di avere l’appoggio del governo. Il servizio di Michele Raviart.

“Rispetto alle legittime richieste di chiarimento dei gruppi parlamentari, ritengo doveroso e urgente che questo avvenga quanto prima in Parlamento, nella modalità che la presidenza riterrà opportuna”. Così il Ministro delle  infrastrutture Maurizio Lupi risponde al “question time” sull’inchiesta grandi opere della procura di Firenze. Lupi non è indagato, ma il suo nome appare in numerose intercettazioni sull’inchiesta, che indaga, tra gli altri, sui cantieri dell’Alta Velocità nel centro-nord Italia e su alcune opere per l’Expo di Milano. “l’obiettivo che ha ispirato in questi mesi l’azione del mio ministero e del sottoscritto è da una parte garantire la rapida ed efficiente realizzazione delle opere e dall’altra assicurare la massima trasparenza e correttezza”,  ha detto il ministro, sui cui pende una mozione di sfiducia proposta da Sel e dal Movimento 5 Stelle. Su Ercole Incalza, ex-dirigente del ministero, in arresto insieme ad altre tre persone, Lupi ha specificato che dal 31 dicembre 2014 non ha alcun incarico dirigenziale, di consulenza o di collaborazione col ministero. Lo stesso Incalza, interrogato da gip, ha detto di aver avuto con Lupi “solo ed esclusivamente rapporti istituzionali”. Intanto in Senato slitta la relazione in Commissione giustizia sul ddl anticorruzione, per una proroga ai subemendamenti sulla proposta del governo riguardo al falso in bilancio.








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