“Un messaggio di speranza”: così mons. Declan Lang, presidente del Dipartimento per gli Affari internazionali della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles definisce l’iniziativa di inviare ai cristiani perseguitati nel mondo una cartolina di auguri per la Pasqua. L’idea, spiega, è quella di “incoraggiare i cattolici a prendere contatti con i cristiani, prigionieri di coscienza e difensori dei diritti umani”, detenuti in diverse parti del globo.
Iniziativa resa possibile grazie ad Acat
L’iniziativa viene resa possibile grazie all’organismo
Acat, "Azione dei cristiani contro la tortura", che per la prima volta ha pubblicato
una lista contenente alcuni dettagli sui cristiani perseguitati, tra cui un insegnante
arrestato in Indonesia, un sacerdote minacciato a causa del suo impegno per i diritti
umani a Cuba e una donna che rischia la vita in Pakistan per la sua attività in favore
delle minoranze religiose.
Dare speranza ai perseguitati
“Le cartoline – spiega l’Acat – fanno capire alle
autorità locali che questi detenuti non sono stati dimenticati e ciò può portare a
condizioni carcerarie migliori o a nuovi processi che possono concludersi con la scarcerazione”.
Una simile iniziativa, quindi, può essere un modo per “sostenere e incoraggiare” i
carcerati, “accendendo un piccola luce nelle loro vite”. “Papa Francesco – aggiunge
mons. Lang – esorta a supportare i cristiani perseguitati in ogni parte del mondo.
Spedire loro un messaggio di auguri pasquali è un gesto concreto molto forte per dare
speranza” e dimostrare “solidarietà” nei loro confronti. (I.P.)
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