2015-03-09 13:47:00

Tomasi: chi ha più inquinato è più responsabile, non paghino i poveri


Mons. Silvano Maria Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede presso l'Ufficio Onu di Ginevra, è intervenuto nella odierna sessione del Consiglio dei Diritti Umani, in corso nella città elvetica dal 2 marzo scorso. L’intervento del presule si è legato al tema in dibattito oggi: la promozione e la protezione di ogni diritto umano, compreso il diritto allo sviluppo, nel rispetto dell’ambiente.

Tre i punti evidenziati per raggiungere una giustizia comune e distributiva: il contributo di tutti secondo le concrete possibilità economiche e tecnologiche, la condivisione delle conoscenze su accesso e produzione delle risorse fondamentali, l’assunzione di responsabilità nel quadro della “giustizia riparativa”: questo - ha detto - "implica che coloro che hanno beneficiato di più dell'uso di risorse naturali, e hanno quindi inquinato di più l'ambiente, hanno un particolare dovere di lavorare per il suo restauro". A tal proposito, in riferimento ai danni ambientali che potrebbero “interferire” con il godimento dei diritti umani, la Santa Sede – ha ricordato l’arcivescovo – esprime “apprezzamento” per la buona pratica di redigere “rapporti di sostenibilità” riguardanti gli impatti economici, ambientali e sociali causati dalle attività quotidiane delle aziende.

“E’ una questione di giustizia – ha aggiunto - aiutare le persone povere e vulnerabili che soffrono per motivi che in gran parte non sono stati causati da loro e vanno al di là del loro controllo. Un passo concreto potrebbe essere quello di mettere a loro disposizione il meglio della tecnologia che attenui" i danni causati dall'inquinamento. Ora – ha proseguito -  tutti gli occhi sono concentrati sulla Conferenza di Parigi sul clima che si terrà nel prossimo dicembre: “lì, poveri e ricchi saranno vincitori se potremmo raggiungere un accordo su un regime internazionale post-2020, in cui tutte le nazioni del mondo, inclusi i maggiori responsabili delle emissioni di gas a effetto serra, raggiungeranno un accordo universale vincolante sul clima”.








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