2015-03-05 20:14:00

Maltempo in Italia, due morti. Allarme geologi per la Toscana


Il maltempo in Italia oggi ha provocato due morti, in Toscana e nelle Marche. Il centrosud della penisola è stato messo in ginocchio da piogge e fortissime raffiche di vento. Nubifragi in Toscana, Umbria e Lazio. E l’ondata di maltempo non risparmierà il fine settimana. Francesca Sabatinelli

Il maltempo, seppur annunciato, non ha risparmiato niente e nessuno e ha fatto due vittime, un automobilista schiacciato da un masso nei pressi di Lucca, e una donna, travolta a Urbino da un albero abbattuto dalle fortissime raffiche di vento. Il centro-sud italiano è in ginocchio, toccato da venti arrivati a 150 km orari, con scuole chiuse ed evacuate in diverse regioni e migliaia di persone senza corrente elettrica. Nella capitale la situazione è migliorata dopo il nubifragio di circa 24 ore che ha allagato strade, sradicato alberi e mandato in tilt il traffico. La situazione più difficile si è registrata in Toscana, dove è stato dichiarato lo stato di calamità. il vento ha scoperchiato diverse case, vi sono anche cinque feriti tra cui due vigili del fuoco colpiti da un palo di cemento. Sospesi tutti i collegamenti tra Piombino e l’isola d’Elba. A Firenze voli cancellati, mentre il comune ha invitato i cittadini a non mettersi in circolazione se non indispensabile. 100mila gli utenti senza energia elettrica. A Massa Carrara oltre due milioni di euro di danni. Forti disagi anche in Liguria, così come in Umbria, dove 4mila utenti sono senza luce, e nelle Marche dove, a Senigallia, è stata diramata l’allerta alluvione. In Abruzzo, in attesa della neve anche a bassa quota, è scattato l’allarme per i fiumi. Nevica anche in Molise, con diverse strade provinciali chiuse al traffico per via degli allagamenti. Situazione difficile anche a Napoli, e in Calabria, soprattutto per quanto riguarda la fascia tirrenica.

Alessandro Guarasci ha sentito il presidente dell’Ordine dei Geologi della Toscana Maria Teresa Fagioli:

R. – La Toscana ha un territorio decisamente a rischio idrogeologico. Abbiamo la parte della Lucchesia, tutta la parte della Garfagnana, la parte più collinare e montuosa che è a rischio frane, la parte in pianura invece che è a rischio alluvioni, esondazioni. Quindi, sì, abbiamo un territorio particolarmente fragile. Per questo, devo dire che la regione si sta impegnando.

D. – Però, probabilmente, il ritardo risale ormai a decenni fa….

R. – Sì, come al solito. Io credo che anche in Toscana come nel resto d’Italia purtroppo si è costruito dove non si doveva, si sono fatti tutta una serie di interventi che non si dovevano fare. In Toscana abbiamo ottime normative, però purtroppo, ancora, quella che io chiamo la ‘sensibilità al territorio’ non sembra aver raggiunto molti amministratori locali e questo è negativo anche perché sono loro che poi alla fine gestiscono il territorio. Quello che vediamo come risultato non è certo edificante. Ora, c’è veramente bisogno di un cambiamento, c’è bisogno che si capisca bene che prima viene la priorità del territorio, e poi tutto il resto. Tra l’altro, curando il territorio si danno anche posti di lavoro, non è che sia una cosa così lontana dall’aiutare anche la popolazione. La gente qui è stanca perché ci sono situazioni dell’anno passato a Massa, nel grossetano, che si sono ripetute perché non si è fatto nulla, perché abbiamo una burocrazia ancora troppo elevata. Serve fare quella prevenzione che è mancata purtroppo.








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