2015-03-04 11:47:00

Oms riconosce ruolo degli enti religiosi nella lotta a Ebola


La Piattaforma delle associazioni cristiane per la sanità dell’Africa (Achap) ha lanciato un appello ai governi africani perché le associazioni cristiane vengano riconosciute come partner essenziali nella elaborazione di un sistema universale della sanità. L’Achap, cui aderisce anche il Consiglio ecumenico delle Chiese, si è riunita, per la sua 7.ma conferenza biennale, a Nairobi, in Kenia, dal 22 al 26 febbraio. Nel corso dei lavori è stata evidenziata la necessità di un dialogo costante dei governi con le organizzazioni di ispirazione religiosa, perché possa essere migliorata la collaborazione e perché possa essere reso un servizio più efficace.

L’importante contributo delle Chiese cristiane nelle emergenze sanitarie
Circa 80 i partecipanti - provenienti da una ventina di paesi africani - alla conferenza dell’Achap, preceduta da un atelier nel corso del quale si è parlato del contributo delle associazioni sanitarie delle Chiese e delle reti ecumeniche nel campo della preparazione e delle risposte alle epidemie, del rafforzamento dei mezzi e dell’approntamento di servizi. Il bollettino del Consiglio Ecumenico delle Chiese “Risposte ecumeniche all’ebola”, riferisce che Custodia Mandlhate, rappresentante dell’Oms per il Kenya, ha riconosciuto il ruolo svolto dalle Chiese cristiane nel fornire importanti servizi nella sanità, in particolare alle popolazioni più povere e bisognose.

L’emergenza ebola si è attenuata ma c’è ancora tanto da fare
Tra i temi discussi alla conferenza anche l’epidemia di ebola, che ad oggi ha ucciso 9.500 persone in Sierra Leone, Liberia e Guinea. “In queste ultime settimane l’emergenza si è attenuata ma c’è ancora tanto da fare. Abbiamo progressivamente meno casi – ha detto Joyce Onsongo, responsabile dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in Kenya per la malattia e la prevenzione – ma non siamo ancora alla fine. C’è un miglioramento della qualità e delle risorse umane, ma non abbiamo terminato”.

La gente resiste alle Campagne di informazione
Uno dei problemi chiave, per Joyce Onsongo, è la resistenza della gente di fronte alle Campagne di informazione, tanto che nel 2014 in Guinea sono stati uccisi alcuni operatori sanitari inviati per educare la popolazione di alcuni villaggi. In alcune zone rurali si pensa che il virus ebola sia un’invenzione dei bianchi per uccidere i neri, dunque l’Oms insiste sulla necessità di far conoscere alla gente l’epidemia e le precauzioni per evitare il contagio. (T.C.)








All the contents on this site are copyrighted ©.