2015-02-26 08:09:00

Siria: almeno 3000 cristiani assiri e caldei in fuga dall’Is


Cresce la preoccupazione della comunità internazionale per la sorte dei circa 220 cristiani rapiti in Siria dalle milizie dello Stato Islamico. Sequestro che ha suscitato la "dura condanna" anche da parte delle Nazioni Unite. E oltre mille famiglie cristiane sono in fuga dall’avanzata degli integralisti. È di ieri poi la notizia di un altro rapimento di massa da parte dei jihadisti, si tratta di oltre 100 membri di un clan tribale a Est di Tikrit, tra i quali 9 bambini. Intanto proseguono i raid della coalizione sulle roccaforti dell’Is e il sostegno militare ai peshmerga curdi. Il servizio di Marco Guerra:

Almeno tremila cristiani assiri e caldei sono in fuga dalla regione della Siria nord-orientale attaccata dalle milizie dello Stato islamico. L’offensiva jihadista si è consumata lungo le sponde del fiume Khabur, nella provincia di Jazira, e ha provocato la morte di un civile e di quattro combattenti cristiani nelle file delle truppe curde. Ma quello che preoccupa di più è la sorte dei circa 220 cristiani catturati dai miliziani integralisti e trasferiti in una località ancora ignota. Rapimento di massa anche in Iraq, dove gli integralisti hanno preso 107 membri di un clan tribale a Est di Tikrit ostile allo Stato islamico. Lo spostamento delle truppe dell’Is in queste aree della Siria e dell’Iraq sarebbe dovuto al ritiro del califfato da Kobane a da altre roccaforti martellate dai bombardamenti della coalizione internazionale. Si registrano anche dei successi militari dei peshmerga curdi che hanno tagliato alcune vie di collegamento dello Stato islamico tra Siria e Iraq, mentre si ingrossano le voci che danno per certa una grande offensiva di primavera per riconquistare Mosul, principale centro abitato del califfato e seconda città dell’Iraq. Intanto il segretario di Stato Usa Kerry ha detto che Stati Uniti e Iran hanno un reciproco interesse a sconfiggere l’Is.

 








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