2015-02-26 14:14:00

Bagnasco: "Paese in affanno". Parte Prestito della Speranza 3.0


L'Italia è "un Paese in affanno, che fatica a interpretare la ripresa e, quindi, a costruire il suo domani". Lo ha detto il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, alla presentazione del 'Prestito della speranza'. L’obiettivo di questo strumento, messo a punto dai vescovi assieme a Intesa San Paolo, è di erogare per il 2015-2016 cento milioni di euro a famiglie in difficoltà e piccole imprese. Alessandro Guarasci:

L’analisi del presidente della Cei, il cardinale Bagnasco, sulla situazione del Paese è puntuale: i segni di ripresa che registrano alcuni indicatori economici, nella realtà non si vedono:

“Le nostre parrocchie sono assediate, le nostre Caritas sono letteralmente assediate da persone che cercano – vorrei dire – disperatamente purtroppo il lavoro, una occupazione. Sappiamo che una certa parte, purtroppo consistente, neppure più cerca lavoro, come dire che ha gettato la spugna”.

E ora riparte il Prestito della Speranza, lo strumento messo a punto dalla Cei a fine 2009 per dare sostegno alle famiglie cadute in povertà. In questi anni sono stati erogati più di 25 mila euro di credito, a 4.500 nuclei familiari. Le principali regioni d'Italia che ne hanno usufruito sono state, in ordine di finanziamenti ottenuti, la Campania, la Puglia e la Lombardia.

Per il 2015-2015, ancora con l’aiuto di Intesa San Paolo, si punta ad arrivare a 100 mila euro. I destinatari saranno famiglie disagiate per un importo massimo di 7.500 euro ognuna, e le nuove piccole imprese che potranno beneficiare di un prestito massimo di 25 mila euro. Carlo Messina consigliere delegato di Intesa San Paolo:

“Moltiplichiamo per tre le famiglie che possono essere sostenute da questa iniziativa: se ne abbiamo sostenute quasi 5 mila, ne sosterremo 15 mila quest’anno. Un progetto che io considero assolutamente coerente con i valori dell’Intesa San Paolo”.

E’ chiaro si tratta di prestiti, con interessi, ma la stragrande maggioranza di coloro che in questi anni li hanno ricevuto ha poi restituito il finanziamento. Una soluzione che ha soddisfatto più dell’80% dei beneficiari.








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