“Via della fede” e “Via della solidarietà”: hanno questi sottotitoli i sussidi per la Via Crucis preparati dalla Conferenza episcopale canadese, assieme all’organismo caritativo Sviluppo e pace. Il primo – si legge sul sito dei vescovi di Ottawa – è dedicato alla pace in Medio Oriente, mentre il secondo sussidio vuole invitare i fedeli a riflettere e pregare per i tanti Paesi poveri nel sud del mondo.
Abbattere muri di ostilità in Terra Santa e promuovere la giustizia
Nel testo della “Via della fede”, dunque, si ricorda
che “oggi, in Medio Oriente e in altre parti del mondo, la giustizia viene violata
e molti uomini e donne cadono nell’oblio, senza che nessuno ascolti la loro voce”.
Nella regione mediorientale, si legge ancora nelle meditazioni, “i cristiani stanno
morendo a causa della loro fede, altri muoiono in esilio, mentre intere comunità vengono
minacciate”, provocando “sofferenza” nella Chiesa di tutto il mondo. Di qui, l’invito
a ricordare ed a pregare per “i popoli della Terra Santa e del Medio Oriente”, affinché
vengano “abbattuti i muri di ostilità e di divisione”, per “costruire insieme un mondo
di giustizia e solidarietà”. I giovani, in particolare, vengono esortati a essere
“uomini e donne di pace, messaggeri di una nuova speranza”.
Tutelare diritti, commercio più equo
“Preghiamo per i leader civili di questa regione –
prosegue il sussidio – affinché rispondano alle legittime aspirazioni dei loro popoli”,
lavorando “per il bene comune, rispettando la dignità inalienabile di ciascuno e i
diritti fondamentali che trovano la loro origine nell’immagine e nella somiglianza
di Dio impressa in ogni uomo”. Nel sussidio della “Via della solidarietà”, invece,
ogni Stazione è dedicata ad un Paese in difficoltà: ad esempio, le Filippine, dove
ancora si contano i danni del tifone Hayan, che nel 2013 ha provocato innumerevoli
vittime. O ancora, la Colombia, dove i popoli
più poveri sono stati cacciati dalle loro terre per lasciare spazio alla coltivazione
piante da cui si ricavano agro-carburanti. Preghiere speciali vengono richieste per
tutti i bambini che muoiono di fame nel Sud del mondo o per lo sviluppo del commercio
giusto ed equo. Poi, la “Via della solidarietà” invita a pensare al Brasile, dove
il Movimento dei piccoli agricoltori ha messo in piedi una “banca della semenza” per
scambiarsi i semi da coltivazione, evitando così acquisti a caro prezzo dalle grandi
società.
Salvaguardare il Creato
Progetti di aiuto allo sviluppo agricolo vengono ricordati
anche per altri Paesi, come Etiopia, Zambia, Cambogia o la Sierra Leone. Quest’ultima,
inoltre, è citata anche per l’epidemia di Ebola: si chiede, infatti, di pregare per
tutte le vittime del virus e per tutti gli operatori sanitari che, coraggiosamente,
si espongono al rischio di contagio per curare i malati. Infine, le meditazioni esortano
i fedeli a riflettere sull’importanza della salvaguardia del Creato, con l’auspicio
di “essere segni di speranza e di compassione nello stile di vita, nel rispetto verso
gli altri e nei confronti di tutta la natura”. (I.P.)
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