2015-02-21 07:52:00

Accordo Ue- Grecia. Scongiurato “Grexit”. Vola Wall Street


Accordo raggiunto ieri al termine dell’Eurogruppo a Bruxelles tra Unione Europea e Grecia: scongiurato il rischio “Grexit”. Previsti altri 4 mesi di aiuti, ma Atene già lunedì dovrà presentare un piano di riforme convincente. Soddisfatto il ministro greco Varoufakis parla di “passo nella direzione giusta”, mentre il collega tedesco Schaeuble avverte: altri fondi saranno erogati solo dopo che il piano attuale sarà concluso. Vola Wall Street con una chiusura su livelli record. Giovanni Del Re:

Alla fine sostanzialmente la Grecia ha dovuto capitolare. L’intesa è arrivata al termine di una serie di fitte consultazioni separate tra , condotte in stanze separate con il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis e il collega tedesco Wolfgang Schäuble da parte del presidente dlel’eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, il commissario agli affari economici Pierre Moscovici e il direttore generale del fondo monetario Christine Lagarde. Il comunicato finale recepisce tutte le richieste soprattutto della Germania: il governo guidato da Alexis Tsipras, con ormai l’acqua alla gola vista l’impossibilità di finanziarsi sul mercato,  ha ingoiato di dover chiedere l’estensione proprio di quel programma di aiuti sul cui rifiuto aveva vinto le elezioni. L’estensione sarà di quattro mesi, non sei come voleva Atene, poi si potrà parlare forse di un nuovo programma. La Grecia accetta anche il controllo di Fondo monetario, Commissione e Banca Centrale Europea, com’è stato finora  Non chiede più il condono dei debiti, si impegna al controllo del bilancio pubblico, a non disfare le riforme già fatte e a concordare ogni nuova misura con le tre istituzioni. Lunedì dovrà inoltre presentare una lista di riforme che intende compiere, che le istituzioni dovranno poi valutare. Se sarà adeguata, martedì saranno avviate le procedure nazionali dei paesi creditori per approvare l’estensione. Infine la tranche restante da 7 miliardi di euro sarà erogata solo se le tre istituzioni avranno verificato che Atene ha fatto il suo dovere. In altre parole: niente cambia, il programma continua com’è,  Tsipras non potrà mantenere la sua promessa di abbandonare l’odiata programma. Una resa totale. 








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