2015-02-20 12:46:00

Arresto sindaco di Caracas. I vescovi: a rischio democrazia


L'arcivescovo venezuelano di Coro, mons. Roberto Lückert, ha affermato che con l'arresto di Antonio Ledezma, sindaco di Caracas, "si sta gettando benzina sul fuoco". Ieri un centinaio di agenti della polizia venezuelana sono entrati con violenza negli uffici del sindaco e lo hanno portato via. Secondo alcuni giornalisti, il sindaco sarebbe stato anche malmenato. In serata il Presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, ha dato la notizia che il sindaco è stato arrestato perché "golpista", in quanto membro di una presunta cospirazione degli Stati Uniti contro il governo "chavista" venezuelano.

Il sindaco favorevole ad un governo di transizione
L'arresto è stato effettuato da membri del Servizio Bolivariano d'Intelligence (Sebin). Il sindaco Ledezma, insieme a Leopoldo López (leader dell'opposizione, in carcere) e alla ex-deputata Maria Corina Machado, avevano firmato una dichiarazione, pubblicata dal quotidiano “El Nacional”, in cui si chiedeva un accordo nazionale per un governo di transizione, al fine di affrontare la grave crisi economica che attraversa il Paese.

Calpestate tutte le norme di legge
Nella nota inviata all’agenzia Fides, mons. Lückert afferma: "Il defunto Presidente non aveva torto quando ha detto che ci portava nel mare della felicità cubana, e questo ne è la prova. Qui si stanno calpestando tutte le norme di legge". Quindi aggiunge che il popolo venezuelano “è offeso ed esasperato, si sta gettando benzina sul fuoco". Per l’arcivescovo di Coro questo arresto è un esempio di "dittatura" e una prova evidente, a suo parere, della "mancanza di democrazia". (C.E.)








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