Onu: soluzione politica in Libia. Italia ruolo guida

L’Onu ha deciso di non intervenire militarmente in Libia. E’ quanto emerso ieri al termine della riunione del Consiglio di sicurezza, che ha adottato la linea della soluzione politica, con l’Italia pronta ad assumere un ruolo guida nella stabilizzazione. Il servizio è di Eugenio Bonanata:

Al Palazzo di Vetro prevale la linea morbida. L’orientamento è quello di concedere più tempo al mediatore dell’Onu, Bernardino Leon. A garantire appoggio in questa fase è l’Italia che tra l’altro promette impegno per la riabilitazione delle istituzioni libiche. Anche Obama – che ieri alla Casa Bianca ha guidato un vertice internazionale contro l’estremismo islamico – ritiene che la forza militare non sia sufficiente: ci vorrà del tempo, dice, ma batteremo l’Is. Invece l’Egitto, dopo i raid dei giorni scorsi culminati con l’incursione di terra avvenuta ieri a Derna, preme per una soluzione muscolare chiedendo che almeno venga rimosso l’embargo sulle armi per il governo Tripoli.

Il Cairo ricorda la possibile presenza di kamikaze a bordo dei barconi di immigrati in partenza dalle coste libiche. Un rischio segnalato anche dai media della Gran Bretagna, dove ieri una donna sospetta è stata arrestata all’aeroporto londinese di Heathrow. “Attualmente non c’è traccia reale di un nesso tra immigrazione e terrorismo”, assicura da Washington il ministro degli Interni italiano, Angelino Alfano.