I maroniti e tutti i cristiani libanesi diano prova di generosità verso i cristiani cacciati dalle loro terre e costretti all’esodo dalla guerra in Siria e Iraq. E’ l’accorato appello del patriarca di Antiochia dei maroniti card. Bechara Raï nel suo annuale messaggio di Quaresima. Il documento - riporta l’Orient-le-Jour - è dedicato al tema della solidarietà al centro del Messaggio quaresimale di Papa Francesco che ci invita a respingere la “globalizzazione dell’indifferenza” verso i fratelli sofferenti.
“Dio non è indifferente”
E proprio alle riflessioni del Santo Padre fa ampio
riferimento il testo del capo della Chiesa maronita. “Dio – afferma Papa Francesco
- non è indifferente al mondo, ma lo ama fino a dare il suo Figlio per la salvezza
di ogni uomo. Nell’incarnazione, nella vita terrena, nella morte e risurrezione del
Figlio di Dio, si apre definitivamente la porta tra Dio e uomo. E la Chiesa – aggiunge
- è come la mano che tiene aperta questa porta mediante la proclamazione della Parola,
la celebrazione dei Sacramenti, la testimonianza della fede che si rende efficace
nella carità. Tuttavia – ammonisce il messaggio pontificio - il mondo tende a chiudersi
in se stesso e a chiudere quella porta attraverso la quale Dio entra nel mondo e il
mondo in Lui”. Di qui la necessità del rinnovamento del Popolo di Dio “per non diventare
indifferente e per non chiudersi in se stesso”.
Sostenere gli aiuti di Caritas Libano a sostegno dei profughi
Riferendosi all’emergenza profughi in Libano e in tutta la regione il card. Raï invita
quindi tutti i fedeli libanesi a partecipare generosamente alla colletta di Quaresima
di Caritas Libano i cui proventi serviranno ad aiutare queste persone. La proprietà
privata ricorda infatti è sempre vincolata ad un obbligo sociale
(A cura di Lisa Zengarini)
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