2015-02-10 07:25:00

Ucraina: per Ue solo via diplomatica, Usa non escludono armi


Domani l’atteso vertice di Minsk: dopo settimane di escalation di violenza in Ucraina, ritornano al tavolo delle trattative Mosca e Kiev con Berlino e Parigi. Washington conferma che non ci sarà. Ma la posizione degli Stati Uniti è chiara dopo il bilaterale ieri con la cancelliera tedesca alla Casa Bianca.  Il servizio di Fausta Speranza

La Merkel ribadisce l’impegno alla soluzione diplomatica senza se e senza ma. Obama difende la pace ma non esclude l’estrema ratio delle armi per sostenere gli ucraini di fronte all’avanzata dei filorussi dall’est. Avanzata che sta sempre più macchiando di sangue la tregua entrata in vigore a settembre. Obama non ha dubbi sulle responsabilità di Mosca: "La Russia – sottolinea - ha violato i suoi impegni inviando soldati e artiglieria pesante nell'Ucraina dell'est e distruggendo interi villaggi". Non possiamo permettere – aggiunge - che Mosca ridisegni i confini dell’Europa con la minaccia delle armi. Non lo nega la Merkel che però ribadisce: il conflitto tra Russia e Ucraina non puo' essere risolto con "mezzi militari". Resta da dire che domani il presidente ucraino Poroshenko siederà al tavolo del negoziato a Minsk per la seconda volta in cinque mesi, rappresentando una popolazione stressata dal conflitto nell’est e dalla crisi economica e, dunque, politicamente indebolito. A giugno Poroshenko aveva promesso la pace in tre mesi ma da allora la guerra si e' solo aggravata. Peggiore anche la situazione economica. Aveva firmato l'accordo di associazione con la Ue, che però resta congelato fino alla fine del 2015. Si parla, dunque, di crescente consenso per il premier Iatseniuk, considerato il 'falco' del partito della guerra.








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