Kenya. Messaggio vescovi per Quaresima: promuovere dignità della famiglia
“Costruire la famiglia e la nazione nella dignità.
I semi di oggi, il raccolto di domani”: si apre così il messaggio dei vescovi del
Kenya dedicato alla Quaresima 2015, che quest’anno inizia il 18 febbraio. Nel documento,
a firma di mons. Zacchaeus Okoth, presidente della Commissione episcopale per la Giustizia
e la pace, i presuli sottolineano innanzitutto che “la famiglia è la prima cellula
della società umana”, “scuola di umanità”, “Chiesa domestica” ed è dunque “con famiglie
forti che si può costruire una nazione forte”. Per questo, la Chiesa di Nairobi esorta
a valorizzare la preghiera familiare, poiché “la famiglia che prega unita, resta unita”,
così come il catechismo tra le mura domestiche, da promuovere attraverso immagini
sacre, libri sui santi, educazione dei bambini attraverso il buon esempio e la testimonianza.
L’importanza della preparazione al matrimonio
Essenziale, inoltre, continua il messaggio episcopale,
l’accompagnamento dei fidanzati nel percorso di avvicinamento al matrimonio: “Troppo
concentrati sul giorno delle nozze, infatti, i futuri sposi dimenticano che stanno
per prendere un impegno che dura per tutta la vita. Come cristiani, dobbiamo porre
attenzione alla loro preparazione, offrendo appropriate linee-guida”. Non solo: la
formazione al matrimonio, scrivono i vescovi, deve partire da lontano, sin dall’infanzia,
per trasmettere e instillare nei giovani “gli autentici valori umani, il rispetto
dell’altro ed una base spirituale e catechetica solida”.
Accompagnare i coniugi anche dopo le nozze
La Conferenza episcopale del Kenya, poi, suggerisce
di “accompagnare, dal punto di vista pastorale, le coppie sposate nei loro primi anni
di matrimonio”, “periodo particolarmente delicato”, andando così oltre la celebrazione
del Sacramento. Da notare che il tema “Famiglia e moralità” sarà al centro della riflessione
dei presuli nella terza settimana di Quaresima.
Riflessioni anche sui diritti delle minoranze
Nella prima settimana, invece, ci si concentrerà su
“Tribalismo e politica”, un tema che “colpisce lo sviluppo del Paese”, mentre la seconda
settimana sarà dedicata alla questione della sicurezza, affinché – scrivono i presuli
– si comprenda che “questo tema ha molte sfaccettature e non riguarda solo la sfera
fisica. Per questo, esso va affrontato in maniera olistica”. I diritti delle minoranze
e dei gruppi emarginati dalla società saranno, quindi, discussi nel corso della quarta
settimana, perché – ricordano ancora i vescovi del Kenya – “anche gli emarginati sono
nostri fratelli e sorelle, membri della famiglia di Cristo, e noi saremo giudicati
in base a come li avremo trattati”.
Affidabilità e trasparenza in famiglia e nelle
istituzioni
Nell’ultima settimana di Quaresima, infine, la Chiesa
keniota discuterà su “Governo e gestione delle risorse”: “La Chiesa – spiega il messaggio
– incoraggia i fedeli cristiani a partecipare alla governance del Paese e a invocare
l’affidabilità e la trasparenza a tutti i livelli, dalla famiglia alle istituzioni”.
Il messaggio episcopale si conclude con l’esortazione a “digiunare per l’integrità
dei cristiani, così da arrivare ad una vita dignitosa per la famiglia e la nazione”.
(I.P.)
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