2015-02-02 13:26:00

No gender a scuola. Forum Famiglie lancia "Rispettiamoci"


"A fronte della diffusione dell’ideologia gender nelle scuole, mascherata all’interno di campagne di lotta al bullismo ed educazione all’affettività, il Forum delle Famiglie lancia “Rispettiamoci”. Rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, il progetto coinvolgendo insieme genitori, alunni e docenti si propone come strumento per fornire uno sguardo attento ai temi della sessualità e del rispetto: dall’amore a se stessi, alla valorizzazione della reciprocità uomo-donna, alla non discriminazione. Paolo Ondarza ha intervistato Ernesto Rossi, presidente del Forum delle Famiglie dell’Umbria, promotore di “Rispettiamoci”:

Per un'educazione all'affettività rispettosa della persona
R.  – Il progetto “Rispettiamoci” nasce da un’esigenza, quella di affrontare l’educazione alla dimensione della relazionalità che però non parta da concetti troppo riduttivi, basati, ad esempio, soltanto sulla tecnica dell’educazione sessuale, ma che abbracci completamente il concetto di persona.

Rigidi stereotipi culturali vanno combattuti, ma la famiglia tradizionale non è uno stereotipo
D. – Spesso l’educazione all’affettività  e il contrasto al bullismo vengono affidati nelle scuole esclusivamente ad associazioni LGBT che poi finiscono per introdurre l’ideologia gender tra ragazzi all’insaputa dei genitori. Il vostro progetto “Rispettiamoci” invece offre un contributo totalmente diverso. Si parte dalla valorizzazione dell’autostima alla conoscenza della relazione uomo-donna, dell’alterità maschile e femminile…

R. – Assolutamente sì. Ci tengo a marcare questa differenza. Il progetto “Rispettiamoci” è un progetto più ampio. Va detto che ci sono alcuni aspetti delle “teorie di genere” che possono tranquillamente essere affrontati su un piano condiviso. Per esempio, il concetto degli stereotipi: esistono stereotipi di tipo negativo, ma fare famiglia, famiglia formata da un uomo e una donna, non è uno stereotipo! Ci sono invece modelli educativi che possono essere eccessivamente rigidi e su questo, tranquillamente, possiamo confrontarci.

I genitori, primi responsabili dell'educazione dei figli
D. – Un aspetto importante è quello della compartecipazione genitori-scuola nel progetto educativo “Rispettiamoci”…

R. – Questo è fondamentale. Questa è la cosa che più di tutte viene tradita in questo momento. Lei faceva riferimento prima ad alcuni progetti (Lgbt) che in qualche modo saltano a piè pari questo passaggio. Questo è qualcosa che non può e non deve succedere. Innanzitutto, perché la stessa Costituzione italiana prevede che ci sia uno dovere-diritto dei genitori di partecipare alla vita educativa dei propri figli e di essere i titolari della vita educativa dei propri figli.

No al gender nelle scuole
D. – Tra l’altro, voi come Forum delle famiglie avete aderito alla petizione on–line per dire “no” al gender nelle scuole, petizione con cui il  progetto “Rispettiamoci” è in piena sintonia …

R.  – Assolutamente sì, perché soprattutto da un punto di vista ideologico il gender è qualcosa che non può entrare nelle scuole. Tutti i progetti che si occupano di relazionalità devono passare al vaglio delle famiglie. Devono essere in qualche modo condivisi. Non si può far passare tutto e il contrario di tutto nelle scuole. Da questo punto di vista, secondo me, c’è un grosso vulnus nelle nostre leggi che dovrebbe quanto prima essere affrontato in modo estremamente serio.

"Rispettiamoci" affronta bullismo, aggressività, pornografia on-line, svilimento del corpo
D.  – Dunque, genitori, insegnanti, educatori, insieme, per educare i ragazzi ad una affettività equilibrata, improntata al rispetto di sé e degli altri. Insieme per affrontare tematiche importanti come bullismo, aggressività, svilimento del corpo, effetti derivanti dalla sovraesposizione alla pornografia on-line …

R. – E’ chiaro che se si riesce a far capire qual è il valore di dignità che ogni singola persona ha e che si deve avere per se stessi si cade molto meno in un certo tipo negativo di approccio alla vita.

Un progetto offerto a tutte le scuole italiane
D. – Abbiamo fatto riferimento ai progetti educativi affidati al mondo Gay-LGBT, che hanno messo in allarme molti genitori tanto da indurli a costituire comitati, associazioni, etc…. Ecco, gli stessi genitori che volessero porre all’attenzione degli istituti, delle scuole, il progetto “Rispettiamoci” che cosa devono fare?

R. – Possono chiedere chiaramente informazioni a noi, come Forum dell’Umbria o al Forum nazionale delle Famiglie, e poi fare una semplice proposta attraverso i consigli di istituto, i comitati di genitori. Per cui, se piace più degli altri progetti, l’istituto può decidere di “adottare” “Rispettiamoci”.








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