2015-01-31 16:14:00

L'Uomo della Sindone: intervista con il prof. Baldacchini


In occasione del bicentenario della nascita di Don Bosco, dal 19 aprile al 24 giugno si svolgerà a Torino una Ostensione straordinaria della Sindone. Papa Francesco, che si recherà nel capoluogo piemontese il 21 giugno, ha detto che “l’Uomo della Sindone ci invita a contemplare Gesù di Nazaret … e ci spinge a salire il Monte del Calvario … a immergerci nel silenzio eloquente dell’amore”. Numerose sono le iniziative che presentano quest’anno la realtà del Sacro Lino. Nei giorni scorsi ne ha parlato, nella parrocchia pontificia di San Tommaso da Villanova a Castel Gandolfo, il  prof. Giuseppe Baldacchini, esperto sindonologo. Lucia Fiore gli ha chiesto quali siano le ultime scoperte scientifiche:

R. – Le scoperte scientifiche degli ultimi due anni riguardano un nuovo metodo di datazione meccanica della Sindone e la scoperta che esiste un alone intorno al volto della Sindone che ha riaperto il dibattito sui cosiddetti “secoli bui della Sindone”, cioè il periodo prima del 1300 durante il quale non si conoscono bene i fatti riguardanti questa immagine.

D. – Quali ipotesi ha avanzato per rispondere ad una serie di quesiti sulla formazione dell’immagine corporea?

R. – Quella è stata, in realtà, la parte - che riguarda la Sindone - che mi ha interessato di più fin dall’inizio, nel senso che la mia preparazione di fisico mi ha permesso di fare delle ipotesi sulla possibilità che l’immagine fosse dovuta ad un’esplosione di energia. E questa ipotesi è stata verificata in laboratorio con l’uso di sorgenti laser molto particolari. Dopo un lungo lavoro, abbiamo dimostrato che in realtà in certe condizioni queste sorgenti laser possono produrre le immagini simil-sindoniche. È chiaro che con queste sorgenti veniva simulata un’esplosione di luce. Quindi che un lampo di luce che abbia prodotto questa Sindone è stato corroborato da misure scientifiche di un certo spessore.

D. – Lei ha parlato anche di teoria dell’annichilazione …

R. – Questa è un’ipotesi. Quindi siamo nel campo delle ipotesi, perché se è vero che l’immagine che si osserva della Sindone è stata creata da un lampo brevissimo e intensissimo di luce, ci si può chiedere come sia avvenuto questo lampo di luce. Sono molte ipotesi che circolano già da moltissimi anni, ma tutte peccano in qualche aspetto che non torna dal punto di vista delle leggi della fisica che noi oggi conosciamo. Per cui ho portato questa ipotesi dell’annichilazione che è ‘unica – almeno per quello che mi riguarda – che riesce a spiegare che cosa sia avvenuto non contravvenendo a tutte le leggi della fisica che si conoscono e rispettando anche la storia dei fatti che si conosce almeno fino a questo momento.

D. – Al di là di queste scoperte, come si pone di fronte al mistero dello Sindone?

R. – Come scienziato mi pongo con una grandissima curiosità; è tutto veramente affascinante, perché quando non si riesce a risolvere un problema o si intravede come poterlo risolvere  - e questo fa parte del nostro mestiere -, ci piace andare fino in fondo finché non vediamo le ragioni prime. Naturalmente come fedele sono estremamente interessato, perché se, come credo, la Sindone non è un falso  - come è assunto da molte persone – tutti i segni presenti nell’immagine concordano tantissimo con quello che è scritto nel Vangelo riguardo la Passione e morte di Gesù Cristo. Quindi questo ci dovrebbe far riflettere sulla veridicità di questa tesi che viene messa in dubbio da molte persone.








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