2015-01-29 10:54:00

Cambogia: veglia di preghiera per le vocazioni


“Nella vita, non c’è vera felicità se non ci si prende cura degli altri”: sono le parole di mons. Olivier Schmitthaeusleur, vicario apostolico di Phnom Penh, in Cambogia. Nei giorni scorsi, il presule ha guidato la 34.ma “Notte di preghiera per le vocazioni”, svoltasi nella parrocchia di Gesù Bambino nel settore sud della città, alla presenza di circa 300 fedeli. “Si tratta – ha detto il vescovo – di un’opportunità di pregare per le vocazioni e per chiedere a Dio la benedizione della pace nel mondo, così che gli uomini possono trovare Dio e intraprendere il cammino dell’amore reciproco”, secondo il comandamento “Ama il prossimo tuo”.

Le quattro vie per raggiungere la felicità
Quindi, mons. Schmitthaeusleur ha indicato quattro vie per raggiungere la felicità: la prima è, appunto, prendersi cura degli altri; la seconda è conoscere bene se stessi e capire cosa si vuole realmente fare nella vita; la terza consiste nel “condividere con gli altri la vera felicità” ed infine la quarta significa “capire che la fonte del nostro amore si trova in Dio”. Poi, ricordando che la Chiesa cambogiana sta celebrando il secondo anno del piano pastorale dedicato alla carità, il presule ha ribadito l’importanza di “continuare la riflessione sulla pace, la felicità, la libertà e la sincerità dei cuori”, il tutto con lo sguardo rivolto al Signore, “fondamento di ogni azione umana”.

Seguire i giovani che si sentono insicuri
Dal suo canto, padre Vincent Senechal, parroco della chiesa di Gesù Bambino, si è soffermato sulla necessità di seguire in particolare i giovani che “si sentono insicuri, ma vorrebbero essere felici”: a loro, bisogna ricordare che “quando si comunica con Dio, ci si sente riempiti, fortificati ed illuminati da Lui e questa è la vera felicità”. (I.P.)








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