Un incontro dei patriarchi e dei leader cristiani dell'Oriente si è tenuto ieri a Bkerke, sede del patriarcato libanese per affrontare la situazione dei cristiani in Medio Oriente e domandare alla comunità araba e internazionale di non appoggiare il terrorismo, aiutando nell'emergenza dei profughi e lavorando per il loro ritorno in patria. Chiesto anche un impegno - riferisce l'agenzia AsiaNews - per trovare una soluzione alla crisi israelo-palestinese.
Situazione profughi cristiani
Il patriarca Beshara Rai ha detto che l'obbiettivo del raduno era di conoscere più
fa vicino la situazione dei rifugiati cristiani e quella dei fedeli che hanno deciso
di rimanere nel loro Paese, nonostante la guerra e le difficoltà. Per essi, ha aggiunto,
è urgente aiutarli a garantire un lavoro, scuole, alloggi perché "possano restare
nei loro rispettivi Paesi e preservare così la loro tradizione e missione cristiane".
Comunità araba e internazionale aiutino i profughi e non finanzino i terroristi
L'altro obbiettivo è un appello "alle due comunità araba e internazionale" perché
vengano in aiuto ai rifugiati, aiutando il loro rimpatrio e aiutandoli a costruire
le abitazioni. Questo può essere fatto "mettendo fine alla guerra in Siria e in Iraq
con mezzi pacifici, mediante negoziati politici e un dialogo serio fra i belligeranti,
neutralizzando le organizzazioni terroriste". Ciò può essere ottenuto se le comunità
araba e internazionale "cessano di sostenere [i terroristi] dal punto di vista finanziario
e militare, chiudendo le frontiere dove è necessario per impedire la circolazione
dei mercenari". "I disegni politici ed economici -
ha aggiunto - non giustificano tali aggressioni terribili contro l'umanità".
Risolvere le crisi israelo-palestinese e arabo-israeliana
Per i patriarchi e i leader cristiani, è necessario anche lavorare per risolvere la
crisi israelo-palestinese, sulla base della formula "due popoli, due Stati", permettendo
il ritorno dei rifugiati alle loro case. "E' evidente - ha affermato il patriarca
Rai - che i due conflitti israelo palestinese e israelo-arabo sono all'origine delle
disgrazie che noi viviamo oggi in Medio Oriente".
Appello per liberazione di tutti i rapiti
I leader cristiani domandano uno sforzo maggiore dei governi e delle organizzazioni
non governative a favore dei rifugiati e chiedono un impegno maggiore per ottenere
la liberazione di tutte le persone rapite, o detenute, siano esse civili, militari
o personalità religiose. Fra queste vi sono i due vescovi, il greco-ortodosso di Aleppo,
Boulos Yazigi, e il siriaco ortodosso, Youhanna Ibrahim, nelle mani di gruppi fondamentalisti
in Siria da quasi due anni.
Pensiero al Libano
Un pensiero è stato rivolto alla situazione del Libano, dal maggio scorso senza Presidente
e con i gruppi politici cristiani e musulmani che ne boicottano l'elezione.
I partecipanti all'incontro
All'incontro hanno partecipato Youhanna Yazigi, patriarca greco-ortodosso; Mar Aghnatios
Afram II, patriarca siro-ortodosso; Gregorio III Laham, patriarca greco-cattolico;
Mar Aghnatios Youssef III Younane, patriarca siro-cattolico; Joseph Arnaout, rappresentante
del Catholicos armeno di Cilicia, Nercès Bedros IX; Michel Kassargi, vescovo caldeo
in Libano; il pastore Sélim Sahyoun, presidente del Consiglio superiore della comunità
evangelica in Libano e Siria; il nunzio apostolico Gabriele Caccia; diversi rappresentanti
di organismi caritativi cattolici, ortodossi e protestanti. (P.D.)
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