2015-01-26 15:13:00

Tasse aumentate del 70%: scuole paritarie a rischio chiusura


Le prime bollette del 2015 sono state decisamente più salate del solito per le scuole paritarie. Senza il minimo preavviso, infatti, l’Ama ha aumentato del 70% le tasse sui rifiuti dovute dalle scuole non statali. Al microfono di Corinna Spirito, la presidente del Forum delle Associazioni Familiari, Emma Ciccarelli, spiega il peso che avranno per le scuole private gli oltre 14 mila euro in più da pagare al Comune di Roma:

R. – Peserà tantissimo. Già stiamo ricevendo telefonate sia di scuole allarmate che di famiglie, anche perché gli aumenti sono sensibili. Sappiamo già la situazione in cui versano le nostre scuole paritarie e private per riuscire a garantire uno standard di educazione elevato a fronte di costi contenuti: quindi, gli impatti saranno molto importanti sulle scuole.

D. – Oggi, quanto contribuiscono le scuole paritarie e private all’educazione italiana?

R. – Contribuiscono in modo sensibile, intanto perché garantiscono un livello di formazione di qualità e poi garantiscono la continuità didattica, cosa che invece non sempre ci si può aspettare dalla scuola pubblica.

D. – Dalla politica è già arrivato qualche sostegno alla vostra causa?

R. – Stiamo incontrando esponenti politici a livello trasversale, di vari partiti, proprio per presentare le nostre preoccupazioni e la gravità di questa iniziativa, che è calata – come al solito – dall’alto, non è stata condivisa e non è stata soprattutto discussa prima di essere proposta. Per cui, stiamo portando avanti le nostre preoccupazioni e la paura che questo sia uno strumento poco democratico, quello cioè di decidere queste iniziative senza condividerle con le parti interessate prima.

D. – C’è il rischio che venga minata anche la libertà scolastica? L’Unione Europea ha spesso ricordato negli scorsi anni l’importanza per le famiglie di poter scegliere l’offerta educativa…

R. – Sì. Questo è un principio che è sancito anche dalla nostra Costituzione e che continuamente viene rimesso in discussione. Siamo un po’ stanchi di dover sempre ritornare su questi temi. La scuola privata e paritaria svolge un servizio che è pubblico, a favore della cultura e dell’educazione dei nostri figli: riteniamo quindi che sia una ingiustizia penalizzare questo servizio con queste manovre poco lungimiranti, anche perché mettono in crisi un servizio che non è solo educativo, ma che è anche un indotto economico notevole, perché questo si rifletterà non solo sulle scuole, ma sulle famiglie che portano i propri figli a scuola, ma anche su tutti quei lavoratori che sono alle dipendenze della scuola privata.

D. – C’è anche il rischio che qualcuna di queste scuole sia costretta a chiudere?

R. – C’è effettivamente questo problema. O dovremmo aspettarci un aumento delle rette scolastiche e quindi il problema ricadrà direttamente sulle famiglie, col rischio che alcune famiglie saranno costrette a rinunciare al diritto di libertà educativa. O cadrà sulla scuola, che oltre a costretta a chiudere, sarà anche costretta a licenziare una fetta o tutto il proprio personale. Quindi, comunque avrà degli effetti negativi sia a livello economico che a livello di sistema educativo.

D. – Come si muoverà il Forum delle Associazioni familiari per far sentire la propria voce?

R. – Noi siamo usciti con dei comunicati stampa e in questi giorni stiamo incontrando le forze politiche, affinché riflettano su questa decisione e che venga ritirata al più presto, perché il contenimento della spesa cittadina non deve essere fatta a scapito dei servizi. Siamo disposti a dialogare per aiutare l’amministrazione a ridefinire e a ridisegnare i tagli della spesa, ma non in questi termini com’è stata proposta.








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