2015-01-24 08:17:00

Il commento di don Ezechiele Pasotti al Vangelo della Domenica


Nella terza domenica del Tempo ordinario la liturgia ci propone il Vangelo in cui Gesù chiama dei pescatori come suoi primi apostoli:

«Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini»

Su questo brano evangelico ascoltiamo il commento di don Ezechiele Pasotti:

Il Vangelo di questa III domenica del tempo ordinario è uno squillo di tromba per ognuno di noi: Dio ha compiuto il tempo di preparazione e il suo Regno è vicino. Ecco, tutto è pronto per la nostra conversione, perché possiamo credere davvero al Vangelo. Chiamiamo questo un “tempo ordinario”, ma in realtà è il vero “tempo forte” dell’anno, come scrive un autore, è il tempo in cui Cristo, “come Profeta deve annunciare la volontà del Padre, sotto la forma dirompente dell’Evangelo del Regno; come Re deve strappare il regno… a satana, il Maligno (1 Gv 5,19), e quindi con segni prodigiosi di guarigioni, di resurrezioni, di moltiplicazioni del cibo, di sottomissione degli elementi della creazione che si scatenano contro gli uomini, deve operare la Carità divina come l’unico bene che si diffonde tra gli uomini, tutti da riportare al Regno di Dio, che così è riconsegnato al Padre; come Sacerdote deve riportare tutti al culto immacolato al Padre. E infine, come Sposo messianico deve acquistarsi la Sposa diletta con il sangue della Croce (Gv 19,34)” (T. Federici). Ascoltiamo anche noi oggi questa voce divina che ci chiama per  nome e ci convoca per farci diventare “pescatori di uomini”. Papa Francesco continua a ripeterci: “Usciamo, usciamo ad offrire a tutti la vita di Gesù Cristo… preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze” (Evangelii Gaudium, 49).

 








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