2015-01-24 12:31:00

Francesco: cause nullità celeri e attente a certezza morale


Una “certezza morale” e un iter abbreviato rispetto ai tempi attuali. È quello che auspica il Papa nei processi di nullità matrimoniale. Francesco ne ha parlato ricevendo in udienza i partecipanti al Congresso dell’Università Gregoriana dedicato allo studio dell’Istruzione “Dignitas Connubii”. Il servizio di Alessandro De Carolis:

Francesco, è noto, è allergico a ogni forma di bizantinismo, specialmente in quei contesti in cui discussioni in punta di principio rischiano di trasformarsi in ulcere su quella che lui chiama la “carne viva”, cioè la vita delle persone.

È quello che potrebbe accadere in una causa di nullità matrimoniale, tema sul quale il Papa torna ventiquattr’ore dopo le parole rivolte alla Rota Romana. Stavolta, davanti a lui ci sono i ministri dei tribunali ecclesiali in arrivo da tutto il mondo, impegnati in questi giorni in un uno scambio di esperienze attorno all’Istruzione “Dignitas Connubii”, strumento giuridico emanato nel 2005 e pensato per indirizzare e facilitare il lavoro di coloro ai quali spetta la decisione di un processo di nullità, alla luce delle norme del Diritto Canonico.

Cause e "certezza morale"
Francesco anzitutto sottolinea, di questo documento, il fatto di non essere destinato “agli specialisti del diritto, ma agli operatori dei tribunali locali”:

“È infatti un modesto ma utile vademecum che prende realmente per mano i ministri dei tribunali in ordine ad uno svolgimento del processo che sia sicuro e celere insieme. Uno svolgimento sicuro perché indica e spiega con chiarezza la meta del processo stesso, ossia la certezza morale”.

Processi siano rapidi
Ma al Papa preme in particolare un aspetto: la rapidità delle sentenze. Troppe, lascia intendere, sono le persone condizionate da una decisione la cui attesa si fa estenuante. Per cui, la “Dignitas Connubii” dev’essere studiata e utilizzata al meglio:

“La conoscenza e direi la consuetudine con questa Istruzione potrà anche in futuro aiutare i ministri dei tribunali ad abbreviare il percorso processuale, percepito dai coniugi spesso come lungo e faticoso. Non sono state finora esplorate tutte le risorse che questa Istruzione mette a disposizione per un processo celere, privo di ogni formalismo fine a sé stesso; né si possono escludere per il futuro ulteriori interventi legislativi volti al medesimo scopo”.

Il difensore del vincolo
Tra gli attori in una causa di nullità figura il cosiddetto “difensore del vincolo”, chiamato come dice il nome a produrre elementi a tutela del vincolo coniugale che il tribunale sta esaminando. Il suo contributo è per Papa Francesco importante e “originale”:

“La sua presenza e il compimento fedele del suo compito non condiziona il giudice, bensì consente e favorisce l’imparzialità del suo giudizio, essendogli posti dinanzi gli argomenti a favore e contrari alla dichiarazione di nullità del matrimonio”.








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