Papa Francesco, al rientro da Manila a conclusione del suo viaggio apostolico nello Sri Lanka e nelle Filippine, ha inviato i tradizionali telegrammi ai capi di Stato dei Paesi sorvolati, tra cui la Cina: “Assicuro le mie preghiere per lei e per tutto il popolo della Cina – scrive Papa Francesco al presidente cinese - invocando su di voi abbondanti benedizioni di armonia e prosperità". Il nuovo viaggio in Asia del Papa è stato caratterizzato da messaggi forti. Ce ne parla Sergio Centofanti:
Il rispetto degli altri promuove la pace
Tre parole sono risuonate di più in questi giorni
di viaggio: rispetto, poveri, famiglia. Papa Francesco ha affermato che l’odio e la
violenza si possono vincere solo con la forza del bene e con il “rispetto per ogni
persona”. Anche la Chiesa ha imparato nella storia ed è “cresciuta tanto nella coscienza
del rispetto” per le altre religioni. Non bisogna dimenticare la propria identità
– ha detto ai leader religiosi nello Sri Lanka – ma “se siamo onesti nel presentare
le nostre convinzioni, saremo in grado di vedere più chiaramente quanto abbiamo in
comune”. Il dialogo è essenziale per “capirci e rispettarci l’un l’altro”. Nello stresso
tempo “non si deve permettere che le credenze religiose vengano abusate per la causa
della violenza”: “uccidere in nome di Dio è un’aberrazione” ha detto con forza, e
in questi casi occorre denunciare. Ha però ricordato la necessità di non offendere
o deridere le religioni: “non si può insultare la fede degli altri” considerando le
religioni “una sorta di sottocultura”. Anche la libertà di espressione ha un limite.
Dunque, il rispetto porta la pace: non l’offesa, ma “il balsamo della solidarietà
fraterna”.
Giustizia e dignità per i poveri
I poveri, l’altra parola del viaggio, sono stati loro
il messaggio, ha detto Papa Francesco: i poveri che hanno fede, i poveri sfruttati,
i poveri che sono “al centro del Vangelo”. Occorre combattere le cause di una “scandalosa
disuguaglianza”. E’ un imperativo morale “assicurare la giustizia sociale” ed è Vangelo
“ascoltare la voce dei poveri”. Il Papa mette in guardia da una “compassione mondana”
che si acquieta la coscienza donando qualche moneta. Bisogna invece vincere la corruzione
e l’egoismo e ridare dignità e diritti ai poveri.
Nuove colonizzazioni ideologiche contro la Famiglia
La terza parola è la famiglia. Oggi – ha detto il
Papa – famiglia e matrimonio “sono sempre più sotto l’attacco di forze potenti”. “Stiamo
attenti – ha sottolineato – alle nuove colonizzazioni ideologiche” che “cercano di
distruggere la famiglia”. Ci sono “crescenti tentativi” per “ridefinire la stessa
istituzione del matrimonio mediante il relativismo, la cultura dell’effimero, una
mancanza di apertura alla vita”. “Ogni minaccia alla famiglia è una minaccia alla
società stessa”. “Il futuro passa attraverso al famiglia – ha esortato con il Papa
- Dunque, custodite le vostre famiglie! Proteggete le vostre famiglie!”.
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