2015-01-16 16:06:00

Lombardi: fermezza e misericordia, il messaggio di Francesco


Sulla prima giornata di Papa Francesco in terra filippina ascoltiamo la riflessione del direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, al microfono di Alessandro De Carolis:

Chiesa per i poveri e le famiglie
R. – Direi che è una giornata che è andata in crescendo: da un incontro più formale, ufficiale della mattina all’incontro nella chiesa, nella celebrazione con i confratelli nel sacerdozio e con i religiosi e le religiose, e poi questo incontro con le famiglie, nel pomeriggio; ma c’è stato in mezzo anche un altro piccolo incontro significativo con i bambini di strada, in una casa dove sono ospitati. E questo ha toccato il cuore del Papa anche se non era un evento con grandi discorsi, però estremamente indicativo del suo amore per i poveri e del suo incontro con i più poveri dei poveri, che sono poi i bambini indifesi. Ma certamente nell’incontro con le famiglie si è notato tutto il calore e l’esperienza apostolica, pastorale di Papa Francesco che sì, non riesce a stare costretta da una lingua non sua, anche se con un discorso ben preparato e intenso. Quindi, il Papa ha improvvisato alcuni pensieri, tra l’altro di grande rilievo sia sul fatto di resistere alle colonizzazioni culturali e ideologiche che tendono a deformare la visione della famiglia e a incidere contro una giusta legislazione, e anche con il riferimento a Paolo VI e alla sua visione profetica nell’Enciclica “Humanae Vitae”, che dice la fermezza sui principi ma anche la comprensione con misericordia dei casi particolari e dei problemi di difficoltà che la famiglia può vivere. Allora, questo intervento del Papa alle famiglie qui a Manila mi sembri che si collochi con grande autorevolezza e con grande partecipazione nel cammino sinodale che stiamo facendo, e anche nel cammino verso la Giornata delle famiglie. E’ interessante vedere come la pastorale familiare e l’esperienza familiare forte del popolo filippino e della Chiesa filippina sia una grande ricchezza per la Chiesa e quindi possa dare un grande contributo anche all’entusiasmo globale della Chiesa nel portare avanti la causa della difesa della famiglia.

Un intervento di grande coraggio
D. – L’incontro che ha aperto la mattinata è stato l’incontro con il presidente e con le autorità delle Filippine. Quali sottolineature possiamo fare dell’intervento del Papa?

R. – E’ stato un intervento di grande coraggio ed estremamente esplicito e denso su tutte le questioni che possono interessare una società che ha bisogno di crescere nel campo della uguaglianza, dell’attenzione ai poveri, dell’evitare le forme di emarginazione sia dei diritti sia della esclusione dalla società di molte persone che, per un’estrema povertà o addirittura per fenomeni come i bambini di strada, sono escluse dal cammino comune della crescita della società. Ora, il Papa ha parlato di questo in termini molto forti, molto espliciti, come pure della responsabilità di chi porta i compiti di costruzione della società. Ha parlato con forza contro la corruzione e quindi è stato un discorso che ha dato degli orientamenti molto efficaci, proprio in questa prospettiva di questo viaggio che vuol essere un viaggio che mette i problemi dei poveri al centro.

Responsabilità della Chiesa
D. – Un’ultima domanda: la Messa con i religiosi e con il clero di Manila e non solo. Qui, anche, il Papa ha lanciato un messaggio forte a tutto il clero …

R. – Bè, sì, perché la responsabilità della Chiesa in un Paese che, tra l’altro, è a maggioranza cattolica è grande; cioè, lo spirito e l’esempio che la Chiesa dà, il modo in cui predica l’attenzione ai poveri, predica una crescita umana globale, attenta a tutti i suoi aspetti, è fondamentale. Per i filippini, l’autorevolezza del clero e della Chiesa è grande e quindi anche la loro responsabilità, sia per lo spirito ma sia anche per la giustizia e il clima generale della vita sociale, il tono morale è anche molto grande.








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