2015-01-15 16:07:00

Cresce il business delle agromafie: più 10% in un anno


Nonostante la crisi, le agromafie vanno a gonfie vele. Nel 2014, il loro giro d’affari è volato a 15,4 miliardi di euro, con un aumento del 10 per cento in un anno. E' quanto emerge dal terzo Rapporto su questo settore elaborato da Coldiretti, Eurispes, Osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura e sul sistema agroalimentare. Alessandro Guarasci

Le mafie puntano sempre più all’eccellenze italiane, soprattutto nel settore agroalimentare. Dunque, produzione, distribuzione e vendita. Vengono rilevati, attraverso prestanome e intermediari compiacenti, imprese, alberghi, attività commerciali. Un fenomeno che riguarda in principal modo il Sud, ma che si è esteso oramai anche al Centro e al Sud. Il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo:

“Ci sono almeno 5mila pubblici esercizi che sono gestiti direttamente o indirettamente da attività criminali. Abbiamo però la necessità di dare certezza delle pene, soprattutto di avere la garanzia che le attività criminali siano definitivamente chiuse. Troppo spesso, invece, il grande lavoro che fanno le forze dell’ordine si spegne con i tempi della prescrizione”.

Un fenomeno gravissimo, se si pensa che un miliardo e mezzo di capitali puliti finisce nell’economia sporca, illegale. Per il ministro della Giustizia Andrea Orlando al ministero sarà  costituito un gruppo di lavoro per ''la revisione della normativa sui  reati agroalimentari. La presidente della Commissione Antimafia Rosi Bindi:

“Gli investimenti, anche esteri, sono venuti meno in questi anni in Italia proprio per la presenza delle agromafie. Questo è il vero ricatto, la vera palla al piede dell’economia italiana”.

Il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina ha fiducia nell’Expo 2015:

“Penso che Expo possa essere un’occasione per alzare il livello del contrasto a questi fenomeni. Anche nei prossimi mesi, nelle prossime settimane, noi realizzeremo proprio grazie all’Esposizione universale, i passaggi, anche di confronto con agenzie internazionali di controllo e anche con il sistema della giustizia, per alzare il livello di guardia”.

Attenzione poi al commercio on line. Tanti prodotti illeciti passano proprio da lì

 

 

 

 


 








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