L’Europa deve essere compatta contro paura e demagogia. E’ il messaggio che arriva dal Parlamento di Strasburgo nel giorno della chiusura del semestre di presidenza italiana dell’Unione, 48 ore dopo la grande manifestazione di Parigi. Il premier Renzi sollecita un cambio di passo dell'Europa sul fronte economico. Poi un tributo del Parlamento europeo al capo dello Stato Napolitano che domani ufficializzerà le proprie dimissioni. Servizio di Giampiero Guadagni:
O l’Europa cambia o diventerà il fanalino di coda del mondo. Nel suo intervento
a Strasburgo, Matteo Renzi traccia un bilancio in chiaroscuro dei 6 mesi di presidenza
italiana dell'Unione. C'è stato un cambiamento profondo nella direzione, non ancora
nei fatti, sottolinea il premier italiano. Il cui lavoro è stato elogiato dal presidente
dell’Europarlamento Schultz e dal presidente della Commissione europea Juncker. Ma
Renzi incalza: questo tipo di Unione ha dato l’impressione di essere troppo vincolata
ai parametri economici. Ora invece deve guardare a crescita e investimenti, attraverso
riforme strutturali. E la lotta alla disoccupazione, aggiunge, è necessaria anche
per costruire l'identità di un'Europa che ha valori più forti di minacce e attacchi.
Identità e integrazione vanno difese assieme. Una risposta quella di Renzi agli euroscettici,
in prima fila a Strasburgo a chiedere la chiusura delle frontiere e misure più dure
per contrastare l'immigrazione. L'intervento del premier italiano è stato duramente
criticato dal leader della Lega Salvini e da quello del Movimento 5 Stelle Grillo,
che parlano di fallimento del semestre di presidenza italiana. Intanto si apre la
partita del quirinale. Anche il prossimo capo dello Stato, osserva Renzi, dovrà essere
un arbitro saggio, una personalità di grande livello.
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