La Chiesa del Mynamar ha accolto con gioia la notizia che l’arcivescovo di Yangon, mons. Charles Maung Bo, è divenuto il primo cardinale della storia birmana. Mons. Bo è uno dei 20 nuovi cardinali annunciati domenica scorsa da Papa Francesco.
Sensibilità di mons. Bo per temi sociali e religiosi
Secondo il vescovo Felix Lian Khen Thang, Vescovo di Kalay e presidente della Conferenza
episcopale, la nomina di Bo “è il coronamento delle attività della missione della
Chiesa in Myanmar”. Come appreso da Fides, il vescovo ha rimarcato: “Bo è audace abbastanza
per dire la verità, sia su temi sociali e religiosi, sugli affari politici, sulle
questioni che toccano la Chiesa”.
Momento delicato per la storia del Myanmar
La nomina di Bo giunge in un momento delicato per la storia del Paese, impegnato in
una transizione democratica, dopo anni di dittatura, e alla vigilia di nuove elezioni
che dovrebbero tenersi nell’autunno 2015. Inoltre la nazione è alle prese con problemi
di intolleranza religiosa, in particolare da parte di alcuni gruppi buddisti verso
i musulmani della minoranza etnica Rohingya.
Difensore dei diritti umani e della libertà religiosa
In una nota inviata a Fides, Benedict Rogers, specialista dell’Asia dell’Ong “Christian
Solidarity Worldwide” descrive Bo come “uomo di grandi qualità: il coraggio, la saggezza,
la compassione, l'umiltà, l'umorismo, l'ospitalità e la generosità”. “In particolare
– afferma – è stato uno dei leader religiosi più espliciti in Birmania sulle questioni
dei diritti umani, della libertà religiosa, della democrazia, e sulle ingiustizie”.
In Mynamar i cattolici sono circa l’1% su una popolazione complessiva di 51 milioni
di abitanti, in maggioranza buddisti. (R.P.)
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