2015-01-01 11:55:00

Napolitano nell'ultimo discorso di fine anno: “Mettiamocela tutta”


"Mettiamocela tutta, con passione e spirito di sacrificio, per uscire dalla crisi". Così, ieri sera, il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, nel tradizionale discorso di fine anno, l’ultimo del suo mandato dopo quasi nove anni di presidenza. Apprezzamenti dal premier Renzi, dure critiche da Lega, Forza Italia e Movimento 5 Stelle. Il servizio di Giampiero Guadagni:

Un discorso “speciale e diverso”. Così lo ha definito in apertura lo stesso Napolitano, che come previsto ha annunciato le sue imminenti dimissioni, pur senza indicare una data precisa: “Sto per lasciare, non posso sottovalutare i segni di affaticamento”, ha sottolineato il presidente che quest'anno compirà 90 anni. Dopo l’inedita rielezione dello scorso anno, sollecitata dalla quasi totalità delle forze politiche per dare avvio alla legislatura, per Napolitano è necessario tornare ora alla positiva normalità costituzionale attraverso la serena elezione del nuovo presidente, una prova di maturità e responsabilità per il Parlamento. 

Il capo dello Stato ha poi insistito con la consueta passione sulla necessità di completare il percorso di riforme istituzionali. Con un appello ai cittadini a non cedere alla sfiducia generalizzata nei confronti della politica. Al centro, naturalmente, anche la crisi economica, con un particolare accento sulla disoccupazione giovanile. Apprezzamento al governo che nel semestre di presidenza italiana della Ue ha sollecitato un cambiamento delle politiche dell’Unione nel senso della solidarietà. E a proposito, da Napolitano una forte critica al “pericoloso velleitarismo di chi vuole tornare alle monete nazionali”. Passaggio che ha provocato la dura reazione di Lega e Movimento 5 Stelle.

Ma i toni più duri, il capo dello Stato li ha riservati alla corruzione, “un sottosuolo di marciume da bonificare”, ha detto Napolitano con esplicito riferimento all’indagine "Mafia Capitale". A questi “italiani indegni”, il presidente ha contrapposto un elenco di “italiani esemplari”: ultimi in ordine di tempo coloro che con perizia e generosità hanno soccorso i passeggeri del traghetto in fiamme sulla rotta tra la Grecia e l’Italia. Un messaggio, insomma, di fiducia e coraggio, per evitare, è la conclusione di Napolitano, quella indifferenza globale denunciata con vigore da Papa Francesco.








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