2014-12-29 08:48:00

Vescovi svizzeri ai parlamentari: combattere nuove schiavitù


L’appello del Papa a combattere le nuove schiavitù di cui ancora oggi sono vittime milioni di persone nel mondo riguarda anche la Svizzera. E’ il monito del presidente della Conferenza episcopale svizzera (Ces), mons. Markus Büchel, che, in una lettera aperta indirizzata ai parlamentari federali, richiama le responsabilità del Paese nella lotta contro tutte le forme di sfruttamento dell’uomo sull’uomo “per non essere più schiavi, ma fratelli”, come esorta il messaggio di Papa Francesco per la 48.ma Giornata mondiale della pace.

Siamo tutti chiamati ad assumerci le nostre responsabilità
Facendo eco alle parole del Santo Padre, il vescovo di San Gallo ricorda in particolare “i lavoratori e lavoratrici sfruttati in condizioni disumane; i migranti senza futuro; le donne e i bambini costretti alla prostituzione; le persone i cui organi sono venduti come semplice merce e i giovani arruolati con la forza dagli eserciti regolari o da gruppi terroristi e costretti ad uccidere in numerosi conflitti armati”.

“Il destino di questi fratelli e sorelle – sottolinea la lettera - riguarda anche noi”. Come afferma infatti il Papa, siamo tutti “chiamati ad assumerci le nostre responsabilità a favore di sistemi economici e commerciali giusti, sia come consumatori, che come imprenditori e come politici”. In particolare, il Santo Padre “chiama in causa le legislazioni nazionali sulle migrazioni, sul lavoro, sulle adozioni, sulla delocalizzazione delle imprese e sulla lotta contro la corruzione, ma anche il ruolo fondamentale delle organizzazioni intergovernative e internazionali che rendono possibile la collaborazione su questo fronte a diversi livelli”.

Rispettare gli accordi internazionali sottoscritti dalla Svizzera
Di qui l’appello rivolto dal presidente dei vescovi ai parlamentari a fare rispettare gli accordi internazionali sottoscritti dalla Svizzera, anche alla luce delle ferme parole rivolte da Papa Francesco alle istituzioni europee a Strasburgo. (L.Z.)








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