2014-12-25 13:21:00

Mauritania: giovane musulmano condannato per blasfemia


Un giovane è stato condannato a morte per blasfemia in Mauritania. Lo scorso gennaio aveva pubblicato un articolo sul web in cui, secondo i giudici, parlava di Maometto “con leggerezza”. Il condannato - appartenente al gruppo sociale dei “lemaalmine” (i fabbri), tradizionalmente marginalizzato in Mauritania – aveva paragonato le ingiustizie subite dal suo gruppo a quelle subite dal profeta dell’Islam durante la sua vita. La decisione è stata presa dopo oltre sette ore di dibattito da un tribunale di prima istanza a Nuadibyu, nel nord-ovest del Paese, ed è stata accolta con grida di gioia da chi partecipava all’udienza. Il ragazzo, Mohamed Cheik uld Mjaitir, si era difeso sostenendo di "non voler compromettere il profeta, ma di voler difendere uno nstrato della popolazione mal considerato e maltrattato". Sebbene il codice penale mauritano preveda la pena di morte per “tutti i musulmani che si fanno gioco di Allah, dei suoi angeli, dei suoi libri o dei suoi profeti”, l’ultima esecuzione risale al 1987. (M.R.)








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