2014-12-24 08:04:00

A Bologna incendio No Tav. Alfano: lo Stato non si fa intimidire


La procura di Bologna ha aperto un’inchiesta a seguito dell’incendio doloso in una stazione di Bologna che ha causato ieri forti rallentamenti alla circolazione ferroviaria anche sulla linea ad alta velocità Bologna-Milano. E le indagini puntano appunto su ambienti anarco-insurrezionalisti. Il servizio di Giampiero Guadagni:

Hanno pochi dubbi gli inquirenti sulla matrice No Tav del rogo doloso appiccato alcuni impianti della stazione di Santa Viola, alle porte di Bologna Centrale. Sono saltati i cavi del sistema di gestione e controllo del traffico. Nessuno ferito e nessun rischio per la sicurezza, ma pesanti ritardi sulla circolazione,  fanno sapere le Ferrovie dello Stato. Si tratta del quarto sabotaggio nel mese di dicembre, dopo quelli di Firenze, Torino e Milano.  Per la Digos non casi slegati l’uno dal’altro ma il frutto di una precisa strategia. I sospetti sono concentrati sui circoli anarchici che sui siti internet danno grande e immediato risalto alle notizie di questi attentati. Perquisizioni sono state effettuate nelle case di alcuni attivisti. Il sabotaggio è una pratica non violenta, sostiene lo storico leader del Movimento No Tav Perino. Quello di ieri è un episodio che preoccupa, dobbiamo fare molta attenzione, è il commento del procuratore capo di Bologna Alfonso, che segue personalmente le indagini. Chi si oppone alla Tav non intimidisce lo Stato, afferma da parte sua il ministro dell’Interno Alfano. E se il ministro dei trasporti Lupi parla di attacco terroristico,  il premier Renzi per ora non vuole evocare parole del passato e si limita a parlare di atto di sabotaggio.

 

 








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