In Pakistan prosegue l’offensiva contro i terroristi, intensificata dopo la strage di bambini nella scuola pubblica militare di Peshawar. 44 estremisti islamici sono rimasti uccisi in tre diverse operazioni dell'esercito pachistano e otto sono stati uccisi nell’attacco di un aereo drone americano al confine tra Pakistan e Afghanistan. Ma c’è poi la decisione di eseguire condanne a morte sospese. Il servizio di Fausta Speranza
Operazioni dell’esercito nella valle di Tirah,
roccaforte degli estremisti nel distretto tribale di Khyber; nel distretto di Ziarat,
nella provincia sud occidentale del Baluchistan; e nella metropoli di Karachi. E poi,
il drone americano nella provincia di Nangharar che colpisce una presunta base del
Mullah Flazlullah, il comandante del gruppo talebano Tehrik e taleban Pakistan (Ttp),
autore della strage. Secondo fonti di intelligence, il commando di assalitori
della Army School di Peshawar proveniva da questa area nel territorio senza pace tra
Pakistan e Afghanistan. Ma la reazione alla terribile strage di martedì, costata
la vita a 148 persone, va oltre: il capo delle forze armate pachistane, generale Raheel
Sharif, firma l'ordine di esecuzione immediata della condanna a morte di sei terroristi.
Si tratta di estremisti che si sono macchiati di altre stragi, come quella contro
l'ex presidente Musharraf e contro il quartiere generale di Rawalpindi, la città gemella
di Islamabad, avvenuto nel 2009. Ma la strage ai bambini ha fatto cadere la sospensione
delle esecuzioni. E il comandante dell’esercito parla di 3.000 impiccagioni da annunciare.
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