2014-12-16 08:33:00

Iraq-Siria: prosegue il conflitto con lo Stato islamico


In Iraq continua la guerra contro il sedicente Stato islamico come in Siria, dove prosegue anche la guerra civile che in quasi 4 anni ha ucciso 300mila persone. Il servizio di Marina Calculli:

Nel giro di 24 ore la Jabhat al-Nusra, una delle principali milizie islamiste presenti in Siria, ha strappato al regime due basi militari della provincia di Idlib. Hamidiyeh e Wadi al-Deif, le due più importanti basi del nord-est sono adesso nelle mani del gruppo che ha annunciato su twitter essere l’unico gruppo presente nel combattimento contro i lealisti, ovvero i soldati pro-Asad. Diverse fonti riportano però che l’operazione è stata compiuta assieme ad un’altra milizia jihadista, Ahrar al-Shām. I combattimenti si sono protratti per almeno tre giorni. E non è certo la prima volta che i ribelli cercano di mettere le mani su queste due basi. Diversi tentativi da parte di differenti gruppi erano stati compiuti in passato. Se la perdita di Hamidiyeh e Wadi Daif dovesse essere definitiva, sarebbe un durissimo colpo strategico per il regime di Damasco. Intanto ieri i ministri degli Affari Esteri europei hanno dato il loro sostegno al piano ONU proposto da Staffan de Mistura, di instaurare delle zone protette ad Aleppo attraverso dei cassate il fuoco temporanei. Intanto a Kobane le milizie curde hanno respinto la Stato Islamico da alcune posizioni della città in un’altra giornata di combattimenti, mentre il ministro iracheno dei diritti umani ha annunciato che 2.700 persone, in gran parte soldati, sono dispersi in Iraq da quando lo Stato Islamico ha iniziato l’offensiva nel giugno scorso.








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