2014-12-16 14:18:00

Grecia: domani primo voto presidenziale. Mercati in tensione


Mercati finanziari sotto pressione e Borse europee per lo più negative anche oggi. Questa è una settimana difficile visto il crollo ininterrotto del petrolio e della moneta russa, ma anche l’incertezza che grava sulla Grecia, da domani al voto per le presidenziali. Senza maggioranza qualificata infatti si andrebbe alle legislative, passaggio delicato – secondo alcuni analisti – per l’intera area euro. Ad Atene pieno sostegno arriva oggi dal Commissario per gli Affari economici Ue, Moscovici, ma alle Borse non basta. Gabriella Ceraso ha chiesto il parere di Franco Bruni, docente di Economia internazionale alla Bocconi di Milano:

R.  – Mi sembra che non bisogna esagerare come sempre. I mercati sono sempre alla ricerca di pretesti per esagerare perché ci si guadagna a speculare. In questo caso è chiaro che se Samaras riesce a vincere c’è una prosecuzione più semplice del tentativo di riformare quello che serve da riformare in Grecia e di aiutarla a riprendere. Se dovesse andare male invece, ci saranno più possibilità che portino Tsipras e la sinistra al governo. Dopodiché, i rapporti con l’Europa saranno più difficili, più tesi, però non credo francamente che dovremmo pensare che la Grecia vada chissà dove e che esca dall’euro, che venga travolta… Credo che una ricostruzione dell’economia greca sia stata avviata e sia stata avviata con un certo successo. La Grecia comincia a vedere tutta una serie di novità nel suo funzionamento. Ovviamente. la popolazione è stata tassata moltissimo in quest’esercizio di ristrutturazione e ancora lo è. Quindi mantenere il consenso politico è difficile, può darsi che ci si riesca ancora meglio se si va verso governi apparentemente più contrari alla ristrutturazione.

D. – E’ anche vero che però da Bruxelles, la Grecia attende la @tranche di dicembre del prestito internazionale… Bruxelles ha chiesto in cambio altre misure, tagli a stipendi pensioni, indennità… La tensione sociale c’è in Grecia…

R. – Sì però sono tutte cose trattabili. C’è una nuova commissione a lavoro. Credo che per la finanza internazionale, la Grecia sia un problema piccolo. Non c’è nessun bisogno di allarmi, perché i numeri sono quelli che sono. Il problema è per i greci, che devono vivere ancora una stagione lunga di difficoltà, di aggiustamento, e la devono vivere nel modo migliore possibile. Speriamo ci sia un dialogo costruttivo, virtuoso, in cui l’Europa non tanto punisce la Grecia, come qualcuno vorrebbe, ma la aiuta sul serio e la aiuta anche con investimenti. Il vero problema è che la Grecia vive questo momento una fase in cui il resto dell’Europa è tutt’altro che concorde, piena di problemi.








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