2014-12-14 13:01:00

Vescovi canadesi: a Natale, trovare in Gesù innocenza perduta


“Non avere paura di augurare un buon Natale e soprattutto di viverlo”. E’ l’esortazione contenuta nel messaggio natalizio del presidente della Conferenza episcopale canadese, mons. Paul-André Durocher. Un messaggio in cui risuona l’eco degli attentati dello scorso ottobre a Ottawa, in cui hanno perso la vita due riservisti delle forze armate canadesi per mano del seguace dell’Isis Michael Zehaf Bibeau.

“Molte persone - scrive  l’arcivescovo di Gatineau - affermano che nell’ottobre 2014 il Canada ha perso la sua innocenza. Sono sentimenti che comprendo e condivido e tuttavia bisogna ricordarsi che la storia canadese è stata segnata da diversi atti sporadici di violenza”. Ma non c’è solo il passato: “Oggi dobbiamo confrontarci con le violenze domestiche, la criminalità, le aggressioni sessuali e le vessazioni negli ambienti di lavoro. Tutto questo - afferma mons. Durocher - mi ha convinto che non siamo così innocenti come vorremmo credere”.

“La buona notizia - continua il messaggio - è che il Natale porta in sé una speranza inaudita, quasi incredibile: che l’innocenza può essere ritrovata. In un mondo segnato dalla violenza, sfigurato dalle cicatrici causate dalle guerre, dagli omicidi dallo sfruttamento e dall’ingiustizia, è nato un bambino al quale abbiamo dato il nome inverosimile di ‘Principe della Pace’”.  Questo bambino crescerà e diventerà il “profeta di un mondo nuovo dove regnano la giustizia, la pace e la gioia. La Sua resurrezione rivelerà ai Suoi amici il senso ultimo della vita: ecco il mistero che celebriamo con il Natale. In Gesù l’innocenza può essere ritrovata, guarita e rinnovata. Ciascuno di noi  - conclude quindi mons. Durocher - è invitato ad aprire il suo cuore a questa Buona Notizia e a condividerla con i familiari, gli amici e il suo Paese”. (L.Z.)








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